Uno slogan apre le porte dell´inceneritore
È la prima volta che il Comune usa il nome dell´impianto per spiegare il futuro della raccolta rifiuti . Via a una campagna promozionale, copiando l´idea di Chirac
19 November, 2003
Si rompe il ghiaccio con le parole, poi verranno le immagini e, alla fine, l´impianto. Una strategia dei piccoli passi per far digerire meglio l´intervento, che da mesi solleva contestazioni e minacce. Nella campagna informativa sui rifiuti promossa dal Comune, si usa per la prima volta il termine inceneritore. Un tentativo di infrangere l´ultimo tabù in attesa che le amministrazioni scelgano il sito. Alternative, in ogni caso, non ce ne sono. Quando Palazzo civico e Provincia troveranno un accordo, inizieranno le valutazioni di impatto ambientale. Non si torna indietro, in altre parole. Tant´è che, nelle locandine che saranno sparse ai quattro angoli della città, il progetto viene sì presentato come una soluzione irrinunciabile al problema spazzatura, ma è incorniciato in un corollario di dovere morale e imperativo categorico. I creativi della Marinapenno & Alef hanno preferito usare un tono secco, affermativo ma addolcito, se così si può dire, dai disegni dei bambini. Sono tre paesaggi, ritratti in un futuro immaginario, dove la questione dell´immondizia è stata risolta. «Questa non sarà una mole, una montagna, una distesa di rifiuti. Agire oggi pensando al domani». Gli slogan ricordano un po´ quelli usati dal presidente della Repubblica francese Jacques Chirac per appoggiare la riforma delle pensioni. La campagna avrà anche un testimonial: Mario Tozzi, geologo del Cnr e conduttore di Gaia, programma del sabato sera su Raitre. Oltre all´inceneritore, poi, si parla anche di raccolta differenziata, una premessa indispensabile per garantire la sicurezza del ciclo di smaltimento che, dal 2008 in avanti, si concluderà nel forno invece che a Basse di Stura. A Mirafiori nord si è toccata quota 40 per cento, mentre nel resto della città la media supera appena il 25 per cento. Entro le Olimpiadi si dovrà salire oltre il 40 per cento e il vice sindaco Marco Calgaro, che a marzo ha assunto la delega del coordinamento alle politiche ambientali, è pronto a giocarsi la faccia: «A fine del prossimo anno mi impegno a portare la differenziata oltre il 35 per cento».