I commenti degli assessori
01 December, 2004
CONTRARI “E' sbagliato perché non riduce il traffico. A Roma sono in vigore i varchi elettronici che consentono l’ingresso solo ai residenti, ai commercianti e ad alcuni tipi di lavoratori. Un’area di 5 km quadrati è protetta in questo modo. Roma ha scelto una strada diversa rispetto al road pricing, stiamo lavorando a una strategia complessa. Non è attraverso una politica tariffaria che cambiano le abitudini degli automobilisti.” Mario Di Carlo - Assessore alla Mobilità di Roma "Dovendo scegliere tra le vostre risposte direi di no al pedaggio perché “favorisce i ricchi”. Anche a Londra, dove lo hanno adottato, il sindaco stesso ammette che il pedaggio aumenta l’ecslusione sociale. In una città come la nostra, poi, è ancora meno proponibile. Creerebbe una doppia velocità, un doppio binario, mentre Napoli vuole essere una città dell’accoglienza. Bisogna invece puntare di più sul trasporto pubblico e renderlo efficiente e competitivo. Intanto siamo riusciti a creare un biglietto unico per i 15 comuni della prima cintura" Luca Esposito - Assessore alla Mobilità di Napoli La Città di Torino usa altre leve per la riduzione del traffico privato; pagamento della sosta, l'istituzione di Zone a Traffico Limitato, tra cui la nuova ZTL ambientale, ed ha verificato ed escluso di adottare il pedaggio di ingresso nella zona centrale. Maria Grazia Sestero - Assessore alla Mobilità di Torino INCERTI "In alcune città mettendo il road pricing succede un disastro, ad esempio i commercianti spostano le loro attività e succede come ad Oslo. Non è detto che non riduca il traffico o che lo riduca. Bisogna ragionare seriamente e non farne un feticcio politico... A Londra dopo una iniziale diminuizione del traffico ora è in aumento. Lo studio di fattibilità effettuato a Milano dice che sarebbe stato controproducente: crea dei problemi perché le attività si trasfericono. E poi non è così semplice da applicare... Invece la canalizzazione del traffico, la limitazione in alcune strade e il serio controllo della sosta producono risultati. A Milano il traffico sta diminuendo in centro: da 220.000 veicoli negli anni ’70 a 82mila nel ’04. Con la canalizzazione si dovrebbe arrivare a 50.000. Scrivete che non sono nè favorevole nè contrario" Giorgio Goggi - Assessore alla mobilità di Milano "Dovendo rispondere seccamente ad una delle quattro domande, con qualche incertezza risponderei alla 1! Ma potendo articolare una considerazione direi che l'ipotesi 2 l'ho già presa in considerazione ma con qualche articolazione. Ritengo infatti che l'ipotesi non è da scartare ma andrebbe applicata con cognizione su casi specifici, ed in particolare, sfruttando i check point bus, far pagare i veicoli commerciali sopra i 35 q.li (o 75 q,li) al pari dei bus turistici che entrano in città e/o i veicoli ingombranti. Mentre sono contrario a far pagare i veicoli che sono soggetti a limitazioni del traffico (veicoli vecchi e/o inquinanti) perchè sarebbe la classica norma dove subito si è trovato l'inganno che farebbe (GIUSTAMENTE) irritare tanti cittadini. Quindi la risposta giusta per me è : ipotesi indicata nella domanda 2 tenendo ben presente l'affermazione della domanda 1" Claudio Del Lungo - Assessore all'ambiente di Firenze "Riguardo al road pricing io non sono contrario in termini di principio, anche se in Italia la cosa potrebbe assumere connotati classisti. Sono nettamente a favore di pedaggi "mirati". Nel Piano della Mobilità di Ancona, appena presentato alla Giunta, è previsto un pedaggio per i mezzi pesanti (circa 200.000 l'anno) e le auto che si imbarcano nel porto con direzione Grecia, Turchia, Albania, Croazia. La proposta è di 3 Euro per i TIR e 1 per le auto." Emilio D'Alessio - Assessore all'ambiente e al traffico di Ancona FAVOREVOLI "Sono a favore. Nella primavera del 2003 è stata proposta e approvata dalla giunta, è una misura che vorrebbe coinvolgere anche tutti i comuni limitrofi. è ancora in discussione nel consiglio comunale e tra le parti sociali." Paolo Cacciari - Assessore all'Ambiente di Venezia-Mestre "Esprimo il mio voto a favore dell'introduzione del Road Pricing (consentirebbe di passare da politiche di divieti, non gestiti e poco gestibili, ad interventi di scelta consapevole, basate sulla tariffa). Il Road Pricing favorisce i ricchi?Le forme di tariffazione per l'utilizzo di beni scarsi sono positive. L'idea che il pedaggio favorisce i ricchi è giusta in assenza di politiche integrate, è sbagliata se il ricavato dal pedaggio è totalmente reinvestito nella organizzazione e gestione di un sistema di servizi per la mobilità, che permette ai "poveri" di avere accesso a tutti i servizi che offerti dalle città a spese dei "ricchi", che pagano per garantire la costruzione e gestione del sistema dei servizi per i poveri, la cui qualità deve essere tale da eguagliare quella offerta dall'uso individuale dell'auto. Un Esempio? In Svizzera, andare a un concerto in auto implica pagare, attraverso il parcheggio, i servizi pubblici speciali organizzati per andare al concerto I sindaci non hanno il coraggio di inserirlo?i sindaci hanno bisogno di aiuto nell'affrontare i problemi, attraverso una buona spiegazione tecnica delle motivazioni, degli obiettivi e dei risultati ottenibili ed attraverso una efficace proposta di comunicazione. Quindi i sindaci sono responsabili, ma anche un buon numero di dirigenti condividono questa responsabilità Road Pricing inutile? E' utile perchè il traffico viene certamente ridotto, non solo nel caso di londra, ed è dimostrabile che tale riduzione è proporzionale all'introduzione ed all'estensione dei sistemi di regolazione tariffaria. Il problema è che il progetto deve essere un vero progetto, che si basa sulla conoscenza dei dati di base, sulla valutazione delle alternative e sulla valutazione dei risultati." Alberto Santel - Assessore alla Mobilità di Reggio Emilia "Risponderei la 2, cioè di farlo. Non è la soluzione del problema ma può essere l’inizio. Far pagare per ridurre il congestionamento del centro. Di fatto riduce l’accesso ma non è la soluzione. La soluzione richiede un altro tipo di approccio. Come ad esempio maggiori pedonalizzazioni, creazione di park esterni collegati con la metro" Luca dall'Orto - Assessore all'Ambiente di Genova "Come forse sapete Genova ha condotto una sperimentazione del pedaggio, una ricerca dal vivo per vedere come modificherebbe le abitudini degli automobilisti. Quindi in linea generale sono dell’idea che può essere utile. Adesso la sperimentazione la dobbiamo rifare su un’area più larga. Per passare all’applicazione bisognerà però differenziare chi sosta da chi non sosta. Chi ha necessità di sostare nell’area sottoposta al pedaggio pagherà più che altro la sosta. Viceversa farei pagare un pedaggio più consistente all’automobilista che soltanto attraversa l’area in cui vogliamo limitare il traffico". Arcangelo Merella - Assessore alla Mobilità di Genova "Tra le vostre risposte sceglierei la 3, e cioè che in Italia non c’è abbastanza coraggio politico per utilizzare il pedaggio. Comunque noi a Ferrara qualcosa in questa direzione lo facciamo. Il centro della città è a Traffico limitato, ma i permessi si pagano. Sia quelli annuali che quelli giornalieri. Ovvero le categorie commerciali che hanno diritto ai permessi li pagano su base annuale: a seconda della categoria si paga dai 50 ai 250 euro. Anche i permessi speciali di un giorno si pagano, 5 euro. Da quando li abbiamo messi a pagamento le richieste sono molto diminuite. Quelli annuali non sono diminuiti ma almeno ci abbiam tirato su i soldi per finanziare le navette" Alessandro Bratti - Assessore alla Mobilità di Ferrara e Presidente Coordinamento A21 Italia "Ccelgo la risposta n°2, sarebbe ora di farlo anche nelle citta' italiane.Inoltre si potrebbero devolvere gli introiti per interventi in campo ambientale". Casimiro Monti - Assessore all'Ambiente di Napoli