Isola pedonale, industriali contro Comune
Ricorso al Tar per corso Stati Uniti
02 December, 2004
da La Stampa del 02.12.2004 Emanuela Minucci Unione Industriale contro Comune. Un bel match che finisce davanti al Tar. Guerra a colpi di carta bollata nata per «restituire alle auto» quel tratto di controviale di corso Stati Uniti che Palazzo civico ha voluto trasformare - per ora in via sperimentale - in isola pedonale. Non senza aver prima inaugurato, però, a pochi metri di distanza, il parking sotterraneo gestito da «Apcoa» che spesso è semivuoto. All’inizio il sindaco Chiamparino non voleva crederci («mi sembra un po’ forte portarci davanti al giudice per una questione del genere...») poi ha dovuto arrendersi alla realtà. Andrea Pininfarina, vicepresidente di Confindustria (ma firmatario del ricorso in quanto ex presidente dell’Unione Industriale), Carlo Bava, presidente del Centro Congressi dell’Unione Industriale e Giovanna Recchi, una dei tanti illustri residenti, hanno deciso di ricorrere al Tribunale amministrativo regionale contro quell’«eccesso di potere» che il Comune esercita eliminando i parcheggi del controviale compreso fra corso Galileo Ferraris e corso Duca degli Abruzzi. Perché una protesta tanto accalorata? «Si tratta di posti auto - spiega il direttore dell’Unione Industriale Sergio Dosio - che per noi, soprattutto nelle serate in cui organizziamo dibattiti come quelli del Martedìsera, che riuniscono 700-800 persone, risultano più che preziosi. Il pubblico di questi incontri, infatti, è composto anche da signore e da anziani. Persone che parcheggiano poco volentieri in un sotterraneo». Anche Pininfarina è dello stesso avviso: «Qualche possibilità di posti auto in più per ragioni di sicurezza mi pare una richiesta più che comprensibile. Io ho accettato di firmare il ricorso per difendere la posizione dell’Unione industriale». Il ricorso, però, a Palazzo Civico, è stato accolto con sorpresa mista a disappunto. «Non fatemi commentare per favore», commenta all’uscita della giunta l’assessore alla Viabilità Maria Grazia Sestero. Poi si lascia andare: «Da sempre l’Unione Industriale è la prima a chiederci di costruire i parcheggi interrati. E poi fa parte dei piani della giunta e delle linee guida per la riqualificazione delle aree pubbliche messe a punto dalle facoltà di Architettura eliminare le auto mano a mano che si costruiscono i parcheggi sotterranei, poi questo provvedimento per di più è sperimentale, non capisco perché si sia già arrivati alla carta bollata...». Aggiunge: «Per quanto invece riguarda i residenti, la loro protesta mi pare ancora più incomprensibile: l’Apcoa offre loro la possibilità gratuita di parcheggiare nel sotterraneo. Non accade in nessun altra struttura». Il perché si è arrivati alla carta bollata lo spiega il direttore Dosio: «Abbiamo provato a illustrare il problema al telefono al sindaco Chiamparino chiarendo che noi non abbiamo niente contro i parcheggi in struttura, anzi. Ma non è cambiato nulla. Noi abbiamo esposto il nostro punto di vista, lui il suo, ma la conversazione non ha portato a nulla». La delibera che prevedeva l’eliminazione della sosta è datata settembre 2004, mentre l’ordinanza che ha disposto l’eliminazione delle auto è del 22 ottobre: «Gli interessati non hanno perso tempo - commenta ancora Sestero - noi stavamo ancora valutando cosa fare, ma adesso ci troviamo davanti al fatto compiuto e non possiamo fare altro che passare la questione all’avvocatura del Comune». Dopo piazza San Carlo, dunque, anche un piccolo parcheggio finisce davanti al Tar di corso Stati Uniti. In questo caso, almeno, gli uffici sono piuttosto comodi per i ricorrenti.