Più verde e meno auto, laghi puliti e guerra agli sprechi: premiata la qualità della pubblica ammini
Efficienza ed ecologia, il record di Mantova
03 December, 2004
MANTOVA - L’ultima ispezione è stata fatta appena l’altro ieri, mercoledì. E con quella Mantova ha concluso il lungo iter che in tre anni l’ha portata ad un nuovo - non l’unico in questi ultimi tempi di autentico risveglio - record: la città del petrolchimico e dei laghi inquinati, dopo aver scalato fino al terzo posto la classifica «verde» dei capoluoghi di provincia stilata da Legambiente e Sole 24 Ore, diventa il primo comune italiano a guadagnarsi la doppia certificazione Iso 9001 e Iso 14001, riconosciuta in tutto il mondo. La prima è una garanzia di efficienza e qualità dei servizi: nel caso di un comune, si spazia quindi dalla raccolta dei rifiuti al rilascio dei certificati. La seconda è la garanzia che tutti quei servizi di qualità vengono anche prodotti secondo i criteri che guidano il massimo rispetto dell’ambiente: più verde e meno automobili, laghi più puliti (fra due anni dovrebbero essere balneabili), quindi, ma anche risparmio delle risorse e guerra agli sprechi (di energia, di acqua, ma pure di carta negli uffici). Sono gli stessi certificati Iso che le aziende fanno a gara per conquistarsi (a proposito, tra quelle mantovane, in tre anni siamo passati da 3 a 10 società «laureate»): sono necessari a restare sul mercato, indispensabili al momento di ricevere la valutazione di un’agenzia di rating. Per un comune sono una garanzia offerta ai propri cittadini, «una specie di impegno morale» dicono in municipio: di trasparenza, economia, sforzo per migliorare costantemente. Siccome gli esami non finiscono mai, infatti, la conquista delle certificazioni non è definitiva: le verifiche dell’IMQ (Istituto italiano del Marchio di qualità) continueranno, a intervalli di tre-quattro mesi. Altri comuni italiani hanno visto certificare la qualità di questo o quello dei loro servizi. Ma nessuno è ancora riuscito a ottenere la doppia garanzia per l’intera macchina amministrativa. Non è tutto: adesso che è innescato il circolo virtuoso avviato da Agenda 21 - il tavolo che riunisce 26 soggetti (amministrazioni, imprenditori, sindacati, associazioni) a studiare l’interesse della città - è avviato il lavoro per la certificazione EMAS, secondo i più severi parametri stabiliti a livello europeo. A «ManTua» - campagna partita in autunno - è affidato il compito di far conoscere le conquiste di Mantova attraverso radio, giornali, tv e internet (www.Mantovambiente.com e www.giovanimenti.com.) Le ultimissime notizie parlano di due nuove centraline per il monitoraggio dell’aria e di uno studio del Cnr e del Politecnico di Milano sulla nuova centrale turbogas da 800 megawatt avviata all’inizio di novembre: «Emissioni di particelle 100 volte inferiori alla soglia minima di attenzione sanitaria». Poi ci sono i 36 chilometri di pista ciclabile (in origine erano 500 metri), i 28 metri quadrati di verde per abitanti (da 16), il 96% di scarichi depurati. «Più che a festeggiare, pensiamo a continuare - dice il sindaco Gianfranco Burchiellaro, dal 2000 alla guida di una giunta di centrosinistra -. Siamo riusciti nella sfida che tutte le comunità si trovano davanti: mettere insieme innovazione, solidarietà e cultura. E’ possibile». Laura Guardini lguardini@corriere.it