Smog, Lodi ferma le auto a oltranza
Domani motori spenti dalle 9 alle 18. La giunta: «Decisione obbligata». Contrari i commercianti
14 December, 2004
Il provvedimento di divieto al traffico resterà in vigore fino a quando i valori delle polveri non rientreranno nella norma LODI - Inquinamento alle stelle e blocco del traffico, totale e ad oltranza. Auto ferme quindi da domani dalle 9 alle 18. Con le stesse modalità il provvedimento rimarrà in vigore nei prossimi giorni, sino a quando lo stop ai veicoli o le condizioni meteorologiche non produrranno un\'inversione di rotta, che riporti nella norma i valori del Pm10, le polveri fini. Lodi vietata alle auto, dunque, con l\'istituzione di posti di blocco agli ingressi in città. Negli ultimi dieci giorni i valori del Pm10 sono stati nettamente al di sopra del limite di 50 microgrammi per metro cubo di aria, con picchi tra i 114 ed i 129. «In queste condizioni, in assenza di vento e di piogge - dice l\'assessore all\'ecologia, Francesco Marzorati - la decisione di fermare il traffico era obbligata. Bisogna però inventarsi qualcosa di diverso. Sull\'efficacia assoluta di questi provvedimenti più nessuno si fa illusioni. Ma, al momento, non abbiamo altri strumenti». E di questo si parlerà domani sera in consiglio comunale, anche per rivedere i meccanismi del regolamento sul blocco del traffico. «Il danno economico per la nostra categoria è evidente. È vero che la salute viene prima di tutto - dice il segretario dell\'Unione Commercianti, Marco Barbieri - ma contestiamo, al pari degli Artigiani, il metodo adottato dall\'amministrazione. Avevamo istituito con il Comune un tavolo che definisse metodi e tempi per affrontare il problema. Invece, hanno preso decisioni unilaterali, e ci informano solo all\'ultimo ». Per Barbieri, il ricorso ai «blocchi a sorpresa non giova a nessuno». «Abbiamo assunto il provvedimento a malincuore - dice il sindaco, Aurelio Ferrari - consapevoli dei disagi inevitabili. Ci rendiamo conto che è un palliativo. Il problema va affrontato in maniera diversa, con nuove iniziative. Per Lodi i benefici rischiano di essere minimi, se nei comuni del circondario e nelle province vicine non si adottano analoghi provvedimenti». Così Ferrari intende dar vita a una sorta di task force antinquinamento che coinvolga i centri limitrofi e le amministrazioni provinciali di Pavia, Cremona e Mantova, con le quali lunedì avrà un incontro. «Bisogna attuare chiusure preventive - spiega - da concordare con le altre amministrazioni ed istituire un\'area omogenea della Bassa, ricollegabile a Milano, all\'area del Sempione ed al Bergamasco». Diego Scotti