E Cremona blocca a singhiozzo
Stop ai veicoli nelle ore di punta - da Corriere della Sera del 14.12.2004
14 December, 2004
Paolo Loda CREMONA - Se non proprio ferma, di certo la città rallenta per smog. Dalle 8 alle 10 e dalle 16 alle 19 di oggi gli autoveicoli (catalitici e non) non potranno circolare nel centro storico. Colpa dell'alto concentramento di polveri sottili nell'aria che per il sesto giorno consecutivo ha superato i valori limite, facendo scattare l'allarme inquinamento. Piano anti-smog alla mano, il sindaco Gian Carlo Corada non ha potuto far altro che firmare l'ordinanza con la quale si proibisce ai veicoli di circolare nella fascia calda della giornata, «fino a quando si scenderà sotto la soglia di attenzione». Dunque, stando ai meteorologi, almeno fino a giovedì, giorno in cui il «tappo» provocato dall'alta pressione dovrebbe evaporare, normalizzando la situazione. Il blocco del traffico per i cremonesi sta diventando una scomoda consuetudine, ma c'è chi storce il naso. «Natale arriva una volta l'anno e, come al solito, il blocco del traffico finirà col penalizzare soprattutto noi commercianti - sottolinea Franco Stanga, presidente Ascom, l'associazione che riunisce centinaia di esercenti del centro -. Resto dell'idea che dall'emergenza si esca soprattutto potenziando il sistema del trasporto pubblico e realizzando quei collegamenti navetta con i parcheggi a corona creati in periferia. Collegamenti per ora assolutamente carenti». Critico con l'attuale piano anti-smog, ma da presupposti diversi, anche un consigliere della maggioranza che sostiene Corada, il verde Matteo Lodi: «È un divieto simbolico che non aiuta a tenere le auto lontane dal centro. A Cremona il blocco è aggirato da una serie infinita di deroghe e basta leggere l'ordinanza per rendersene conto». Lodi è convinto che serva un giro di vite: «Questo piano si occupa ancora di auto non catalitiche quando la città è invasa da fuoristrada dell'ultima generazione. Sono pronto a presentare in Consiglio una mozione che vieti la circolazione nel centro ai Suv, i gipponi già banditi da Firenze».