Troppe auto e un traffico impazzito
Legambiente boccia la città: solo il guidatore sull´80% dei mezzi
20 December, 2004
Il gruppo Gtt corre intanto ai ripari e sperimenta le telecamere installate su due autobus per immortalare i furbi Dagli ambientalisti contravvenzioni simboliche a chi occupa le corsie riservate e le strisce pedonali Le macchine che attraversano piazza Castello, nell´ottanta per cento dei casi, hanno a bordo soltanto il guidatore. La metà dei passaggi pedonali risultano poco visibili quando sono occupate da auto in sosta. E´ l´anteprima di un monitoraggio compiuto da Legambiente e da suoi volontari che in questo fine settimana, anche a Torino, si trasformano in «vigili» per consegnare agli automobilisti poco attenti multe simboliche, nelle quali vengono segnalate le principali infrazioni commesse ai danni della mobilità sostenibile: il passaggio nelle corsie riservate al mezzo pubblico, l´occupazione delle strisce riservate al passaggio dei pedoni. Così Legambiente avvia l´edizione 2005 della campagna «Mal´aria», quella che fa sventolare lenzuola bianche nei balconi, per evidenziare l´inquinamento atmosferico causato dal «mal di traffico», che non è una prerogativa esclusivamente prenatalizia. Torino con il suo alto rapporto tra numero di auto in circolazione e residenti (0,7 vetture per abitante: poco più di 600 mila quelli in circolazione), secondo a quello di Roma, è una delle città che sembra soffrirne di maggiormente, anche a causa della gran quantità di cantieri aperti per i lavori olimpici che rallentano la circolazione. Interventi che hanno in qualche modo costretto a rinviare il programma di interventi studiato da Gtt per aumentare i numeri di chilometri di corsie riservate o protette, uno dei sistemi individuati per ridare competitività al servizio pubblico, in modo da considerarlo più vantaggioso rispetto all´uso dell´auto privata. «Un altro sistema è quello delle sanzioni a chi adopera abusivamente le corsie riservate a tram e bus - spiega Giancarlo Guiati, presidente di Gtt- Noi stiamo continuando la sperimentazione del controllo delle corsie riservate con la telecamera su due autobus. Finito l´esperimento decideremo come proseguire». In attesa che la mole dei cantieri diminuisca, code, ingorghi, nelle ore di punta e in alcune zone critiche della città (piazza Rebaudengo, il Lingotto, per esempio) continueranno ad essere una costante della viabilità torinese. Con inevitabili conseguenze sull´inquinamento atmosferico e le polemiche sulle misure necessarie per fronteggiarlo. Un problema che ha segnalato anche l´ultimo rapporto del Censis sulla qualità della vita nelle grandi metropoli, in cui la posizione di Torino è agli ultimi posti , insieme a Napoli (ma un altro punto di osservazione è che non è finita molto distante dalle principali città francesi). (g.l.v.)