\"Parcheggi, ponti e sottopassi sono queste le cure per Torino\"
Chiamparino risponde alle accuse: "È irresponsabile invocare condoni per le multe"
20 December, 2004
GINO LI VELI Sindaco Sergio Chiamparino, la città riuscirà a guarire dal mal di traffico, un problema che i cantieri olimpici hanno reso ancora più evidente? «Guardi che i cantieri olimpici, al di là di quello che può sembrare, hanno poco a che vedere con alcune situazioni critiche, a parte il nodo, in centro, dei lavori in piazza San Carlo e piazza Vittorio. I principali intasamenti si creano su assi di circolazione che non hanno interventi legati alle Olimpiadi: piazza Derna, piazza Rebaudengo, corso Dante, corso Bramante». Questo che cosa significa? «Vuol dire che sono assi su cui è necessario intervenire con opere infrastrutturali per rendere più fluida e razionale la circolazione. Lo avevamo già ipotizzato al momento del nostro insediamento, come si sta facendo in piazza Rivoli e corso Spezia. C´è bisogno di un sottopasso in piazza Rebaudengo, c´è bisogno di prolungare il tunnel di corso Spezia fino a corso Sebastopoli in modo da decongestionare l´area lungo il Po. Ma servono anche nuovi ponti: ritengo sempre utile quello su corso San Maurizio. E va anche allargato il sottopasso di corso Regina Margherita facendolo arrivare fino al Rondò della Forca». Ponti, sottopassi: basterà questo a rendere più fluida la circolazione? E poi in quanto tempo tutto ciò potrebbe concretizzarsi? «Non ci sono soltanto questi progetti. In ogni caso, bisogna partire da alcuni dati indicativi: Torino, dopo Roma e Milano, è la città con la più alta densità veicolare. Se si escludono i bambini e gli anziani, c´è un´automobile ogni abitante. E poi non va dimenticato che ogni giorno almeno 300-320 mila auto escono ed entrano dalla città. È anche un segno di dinamismo. Certamente sono cifre con cui è necessario confrontarsi per predisporre i necessari interventi: quindi sono necessari anche più parcheggi, anche d´interscambio. Due li stiamo costruendo: in piazza Caio Mario e nella zona nord, nell´area vicino al centro commerciale Auchan. I tempi? Non tutto può essere realizzato in tempi brevi. Ma l´assessore Maria Grazia Sestero lavora per cominciare a predisporre i progetti, come quello della seconda linea di metropolitana. Alcune città straniere ci hanno messo venti-trent´anni per ridisegnare il proprio assetto». Nell´attesa gli automobilisti continueranno ad essere bersagliati dalle multe? Lei condivide le lamentele, ad esempio dell´Automobile club, per il quasi milione di contravvenzioni elevate in dieci mesi? «Penso che il rispetto delle regole sia una delle condizioni basilari della convivenza. Certo le regole devono essere chiare. E per questo forse è necessario trovare un´omogenizzazione negli orari serali di fine del divieto d´accesso in alcune vie e corsie riservate al mezzo pubblico. Ma è il codice della strada a imporre le norme. Trovo, però, francamente irresponsabile invocare condoni o sanatorie. Il Comune può agevolare i pagamenti e abbiamo concesso la possibilità di dilazionare. Ma non capisco chi si lamenta per le multe delle telecamere in alcuni punti della Zona a traffico limitato, il cui divieto esiste da ben 14 anni. Solo se c´è il vigile si rispettano le regole? Con lo stesso principio, uno può arrivare a pensare che, senza un vigile, si può anche occupare lo spazio riservato ai disabili». Ma contro le scelte di Palazzo Civico non protestano soltanto gli automobilisti vessati. La giunta è accusata di non tutelare il trasporto pubblico e di occuparsi poco o nulla dei problemi causati dall´inquinamento. Non è così? «Ci sono i fatti. L´avvio, a gennaio, della zona a traffico limitato ambientale, quella che non consente la circolazione per cinque giorni alle vetture non catalizzate. Figuriamoci, poi, se la difesa del trasporto pubblico non stia a cuore a questa amministrazione». Ma come pensate di renderlo veramente competitivo e non utilizzabile solamente da pensionati, studenti o da chi ha ritmi lavorativi ad orari fissi? «Fino a quando non ci sarà una linea di metropolitana, il mezzo pubblico in superficie rischia di finire schiacciato dalla concorrenza dell´auto privata. Ma l´assessore Maria Grazia Sestero e la giunta stanno lavorando per invertire la tendenza. I progetti discussi (la seconda linea di metropolitana, le connessioni con la Torino-Ceres) presentati nell´ultima riunione di giunta lo dimostrano».