Imballi? No, grazie. Flaconi, cellophane e contenitori addio: i detersivi è meglio comprarli sfusi. La sostenibilità ambientale si conquista anche così, con le piccole rivoluzioni applicate alle abitudini di ogni giorno. A tentare la sfida è «Riducimballi - Negozi Leggeri», il progetto proposto dall\'Ecoistituto del Piemonte Pasquale Cavaliere con il contributo della Provincia di Torino, dei Comuni di Collegno, Venaria e Quincinetto, più i consorzi «Seta» e «Cidiu». Si parte a gennaio. Obiettivo: coinvolgere cittadini, negozianti e imprese nella riduzione dei rifiuti da imballaggi, partendo da un settore a forte impatto ambientale come quello dei detersivi, per creare un\'offerta più varia di prodotti disimballati nell\'arco dei prossimi cinque anni. Cardine dell’iniziativa, illustrata ieri a Palazzo Cisterna dall’assessore Angela Massaglia (Pianificazione ambientale), è il riutilizzo dei contenitori da parte dei clienti. Come ha spiegato Cinzia Vaccaneo, responsabile del progetto, «il recipiente fornito diventa un oggetto da riusare periodicamente riempiendolo di nuovo prodotto ecologicamente corretto». Insomma: dai saponi per le lavatrici a quelli per i piatti, dai prodotti per i pavimenti a quelli per i vetri, il detersivo si vende «alla spina». Il consumatore potrà ricaricare il contenitore presentandosi nei cosiddetti «Negozi leggeri», dotati di distributori fissi. In alternativa potrà sfruttare il passaggio casa per casa di un furgone erogatore di detersivi, studiato per rispondere alle esigenze di anziani e disabili. Il mezzo è dotato di un sofisticato impianto di erogazione comandato da un computer: l\'operatore dovrà inserire i flaconi e il codice del cliente, un sensore ottico rileverà la presenza del recipiente che automaticamente verrà riempito. Non solo. Il sistema calcolerà in modo preciso il peso del prodotto erogato ed emetterà lo scontrino fiscale. Si parte a Collegno, Venaria e Quincinetto. Lo scopo, manco a dirlo, è estendere l\'iniziativa a tutta la Provincia.