La spesa? Disimballata è meglio!
Parte il progetto Riducimballi - Negozi Leggeri in provincia di Torino. Da gennaio al via gli acquisti disimballati: prima i detersivi poi anche pasta e legumi sfusi. Da Bergamo il furgone erogatore di detergenti
21 December, 2004
di Alessandra Mazzotta La soluzione nella gestione dei rifiuti da imballaggi? Ridurli, semplicemente. E’ questa l'eco-rivoluzione alla base di Riducimballi – Negozi Leggeri, progetto sviluppato nell’hinterland torinese, grazie all’Ecoistituto del Piemonte e al contributo della Provincia di Torino, delle città di Collegno, Venaria e Quincinetto e dei due consorzi Seta e CIDIU. Si tratta di un’iniziativa innovativa che mira alla sostenibilità ambientale attraverso la riduzione di rifiuti da imballaggi, in un’Italia che è al secondo posto in Europa per loro produzione procapite. Il progetto parte a gennaio col settore dei detersivi e andrà avanti nei prossimi cinque anni ampliando l’offerta di prodotti disimballati. In pratica, l’idea vincente sta nel mutare le sorti del recipiente: non più elemento usa e getta, ma oggetto da ri-utilizzare ciclicamente, riempito di nuovo prodotto. “I clienti non dovranno fare altro che recarsi con i flaconi vuoti nei cosiddetti Negozi Leggeri, dove troveranno distributori fissi di detersivi ecologici alla spina, e lì farseli riempire – spiega Cinzia Vaccaneo, responsabile del progetto e referente rifiuti dell’Ecoistituto del Piemonte -. O, in alternativa, potranno sfruttare il passaggio casa per casa di un furgone erogatore che arriverà nelle zone sprovviste di negozi, servendo anche anziani e disabili”. Il furgone – completamente inventato, progettato e costruito dall’azienda bergamasca Allegrini - è dotato di un sofisticato impianto di erogazione comandato da un computer: l’operatore inserisce flaconi e codice del cliente, un sensore ottico rileva la presenza del recipiente e lo riempie automaticamente. Il sistema, infine, calcola il peso del prodotto erogato ed emette lo scontrino fiscale. Vincitore nel ’99 del premio Regione Lombardia per ‘l’innovazione che consente la riduzione di rifiuti da imballaggio’, l’ecofurgone ha circolato per circa quattro anni in provincia di Bergamo, passando una volta al mese a casa degli entusiasti clienti ‘disimballati’ (ben il 30% del totale), e si è ora trasferito in tre Comuni del torinese: Collegno, Venaria e Quincinetto. “L’iniziativa parte da queste tre realtà locali, ma l’intenzione è quella di farla crescere, sia territorialmente sia come offerta merceologica’, spiega in conferenza stampa Angela Massaglia, assessore all’ambiente della Provincia di Torino. In primavera ai detersivi si aggiungerà un nuovo prodotto, scelto in base alle esigenze dei cittadini, fino ad arrivare ad un’offerta che vada dall’acqua ai legumi sfusi. “L’obiettivo è quello di creare un vero e proprio franchising di negozi completamente disimballati – continua Cinzia Vaccaneo – da realizzare nei prossimi cinque anni, al fine di commercializzare i prodotti garantendo la reale esistenza di un sistema chiuso a livello produttivo”. Per poi arrivare a coinvolgere nell’iniziativa varie altre realtà, dalle Scuole Leggere ai Comuni Leggeri. Riduzione come unica soluzione possibile: per un progetto che richiede l’impegno di cittadini, aziende e amministrazioni insieme, per puntare alla sostenibilità ambientale promuovendo ovunque una nuova mentalità di consumo ed acquisto sostenibili. “Fondamentale è allora che i clienti conoscano i risultati positivi delle loro scelte – conclude Vaccaneo -, che sono sì ambientali, ma anche economici: perché acquistando i detersivi alla spina si possono risparmiare 0,33 euro, l’equivalente del costo di una singola bottiglia di plastica. Alla sostenibilità ambientale si associa dunque anche quella economica”. Che l'eco-rivoluzione abbia inizio.