Targhe alterne, i sindaci continuano a trattare
Il provvedimento ogni giovedì dal 13 gennaio al 28 aprile se accompagnato da "misure strutturali antismog"
29 December, 2004
Via libera alle targhe alterne da gennaio? Forse, ma ad alcune condizioni: incentivi per favorire l’uso del trasporto pubblico; il ricorso ad ordinanze flessibili che permettano nei vari centri di raggiungere le fermate Gtt e le stazioni ferroviarie; l’impegno della Provincia ad intensificare le politiche in grado di incidere «strutturalmente» sullo smog, coinvolgendo la Regione per le responsabilità di sua competenza. Il «rendez-vous» convocato ieri sera a Palazzo Cisterna tra i sindaci dell’area metropolitana ed il presidente Antonio Saitta è terminato due ore più tardi con un «sì» molto condizionato. La circolazione alternata - un giorno alla settimana, il giovedì, dal 13 gennaio al 28 aprile - continua ad essere considerata da molti amministratori come una misura disagevole (quindi impopolare) oltre che sostanzialmente inutile: digeribile nella misura in cui si farà il possibile per dimostrare che non si tratta di un «provvedimento spot», buono per tutte le occasioni. Presenti all’incontro sindaci o assessori all’Ambiente di quasi tutti i Comuni interessati, compresi quelli che sotto Natale avevano puntato i piedi di fronte alla prospettiva di anticipare le targhe alterne (poi revocate): Carmagnola, Volpiano, Chieri, Moncalieri, Venaria, Rivoli, Collegno, Orbassano, Nichelino, Borgaro, Alpignano, Vinovo, Chivasso, Settimo. E naturalmente Torino. Dall’altra parte del tavolo, con Saitta, l’assessore provinciale Dorino Piras (Inquinamento atmosferico). Chi ha seguito l’incontro racconta di un dibattito partecipato, a tratti «vivace», ma finalmente costruttivo in vista di un provvedimento che - come ha ripetuto in più occasioni Saitta - presuppone il massimo consenso possibile. Resta il fatto che, anche in questo caso, il consenso non sarà gratuito ma vincolato ad un impegno della Provincia sulla breve e media distanza. E anche così, rischia di non bastare. Nichelino, ad esempio, è contrario «a prescindere»: «Non adotteremo le targhe alterne perchè non risolvono il problema - ribadisce il sindaco Giuseppe Catizone -. In compenso, siamo disposti a finanziare la riconversione del parco-auto non ecologico con una compartecipazione della spesa fra Comune, Provincia e privati». Soddisfatto Saitta: «Abbiamo fatto grossi passi avanti. Per cominciare, c’è una disponibilità di massima sul giorno, sulla cadenza e sulla durata del provvedimento. Il minimo comun denominatore tra le varie amministrazioni potrebbe essere legato alla possibilità di preparare ordinanze flessibili. Cosa significa? Ogni Comune si impegna a far valere la circolazione alternata sulle strade di collegamento con Torino, riservandosi di esentare all’interno del proprio territorio i percorsi che garantiscono l’accesso al trasporto pubblico: penso alle fermate Gtt e alle stazioni ferroviarie». Sul tavolo è arrivata anche la richiesta di incentivare il ricorso ai mezzi pubblici. Come? Tra le ipotesi, il potenziamento dei collegamentira Torino e cintura, ma anche l’omogeneizzazione dei biglietti. Argomento spinoso, quest’ultimo, oggetto di un prossimo incontro fra la Provincia e Gtt. Da ultimo, i Comuni hanno sollecitato un impegno di Palazzo Cisterna, ed una mediazione con la Regione, sulle misure strutturali: la richiesta chiama in causa anche politiche più incisive sui riscaldamenti e scelte mirate allo snellimento del traffico.