Via alle targhe alterne, giovedì circolano le dispari
Torino detta gli orari del blocco (8,30-18), perplessi gli altri Comuni.
11 January, 2005
LA PROVINCIA AVEVA PROPOSTO MEZZ’ORA IN PIÙ: POLEMICA A DISTANZA TRA PALAZZO CISTERNA E MUNICIPIO Alessandro Mondo Orario differenziati sulle targhe alterne fra Torino e i Comuni dell’area metropolitana? A due giorni dall’entrata in vigore del provvedimento - previsto tutte le settimane, il giovedì, nel periodo 13 gennaio-28 aprile - è saltata fuori una nuova grana. I fatti hanno dimostrato che l’orario dello stop ormai dato per aquisito - dalle 8,30 alle 18,30 - non lo era affatto: ieri Torino ha confermato la sua adesione alla circolazione alternata tutti i giovedì - salvo revoche legate a condizioni meteo favorevoli - precisando che la sospenderà alle 18. Appena mezz’ora di differenza, quanto è bastato a rimescolare le carte dell’intesa mettendo la Provincia nella condizione di ricontattare gli altri Comuni per valutare la loro disponibilità ad adeguarsi. Galeotta fu mezz’ora, insomma. Ma perchè? Palazzo civico vuole «rifilare» di 30 minuti lo stop per non penalizzare i genitori che devono andare a ritirare i bambini al termine del doposcuola (finisce alle 17,30). Non solo. Il Comune sostiene di aver fatto presente questo orientamento ai tavoli di coordinamento che, arbitra la Provincia, si sono succeduti nei mesi scorsi. «E’ l’ora giusta per limitare i disagi - spiega il sindaco Chiamparino -: probabilmente c’è stato un equivoco. In ogni caso non mi pare un dramma. Se gli altri vogliono confermare le targhe alterne fino alle 18,30 va bene lo stesso. Anzi: in questo modo sarà agevolato chi deve rientrare da Torino nei Comuni limitrofi». Detto fatto. In serata, dopo essersi sentito al telefono con il presidente della Provincia Saitta, il sindaco ha puntualmente firmato l’ordinanza per le targhe alterne di giovedì 13 con orario 8,30-18. Almeno a Torino, l’orario del provvedimento (dopodomani circoleranno le dispari) sarà questo. Da qui l’irritazione di Palazzo Cisterna, costretto a congelare l’annuncio ufficiale del provvedimento in attesa di una nuova mediazione con le altre amministrazioni: le prime reazioni, a quanto si è potuto apprendere dagli uffici della Provincia, non sono entusiasmanti. Oggi ci sarà un nuovo giro di telefonate fra i sindaci, con Palazzo Cisterna impegnato ad usare tutto il suo potere di convincimento per garantire la massima omogeneità territoriale di una misura che, anche così, deve già fare i conti con il «no» a prescindere di Chivasso e Nichelino. «Mezz’ora in meno a Torino non cambia le cose - conferma Saitta -. L’importante è che sulle targhe alterne si sia raggiunto l’accordo tra i comuni dell’area metropolitana». Meno diplomatico Dorino Piras, assessore provinciale all’Inquinamento atmosferico, che oggi porterà la questione in giunta: «Ci sarà anche stato un equivoco, come sostiene Palazzo civico, resta il fatto che sullo stop fino alle 18,30 la Provincia e i Comuni metropolitani si erano trovati d’accordo: evidentemente abbiamo capito male tutti quanti. Ora ascolteremo cosa ne pensano gli altri sindaci: certo si poteva fare di più». Esclusa Torino, che ha già fatto la sua scelta, fino ad oggi non si avrà un quadro aggiornato della situazione. Intanto non si placa il dibattito sulle targhe alterne: «provvedimento simbolico e sostanzialmente inutile» per Silvio Viale, Radicali, mentre il consigliere comunale Walter Altea (An) attacca «l’idea fissa degli assessori Ortolano e Sestero e delle altre componenti comuniste della giunta Chiamparino». Quale? « Fermare o quantomeno punire il traffico privato». Nel mirino di An, tanto le targhe alterne quanto lo stop ai mezzi non catalizzati nella «Ztl Ambientale». Gli stessi provvedimenti che dal fronte degli ambientalisti, in particolare Largo Respiro, vengono giudicati «misure timidissime e tardive». A proposito di «Ztl Ambientale», il debutto di ieri è stato all’insegna della tolleranza: i vigili urbani hanno presidiato i varchi di accesso alla zona avvertendo gli automobilisti non informati del divieto. Anche per questo, a fine giornata il bilancio è stato di zero multe. Dai prossimi giorni si farà sul serio.