Traffico verso il primo stop, sperando nel cielo
Inquinamento senza soluzioni. Domani divieto per le vetture con targhe pari e non catalitiche. E domenica si rischia il blocco totale - da Corriere della Sera del 12.01.2005
12 January, 2005
La rivoluzione delle centraline (4 su 12 verranno trasferite) scatena la polemica di Legambiente Lilli Garrone Con un occhio al cielo, perchè l’unica speranza di evitare domenica prossima il blocco totale della circolazione dipende dal tempo, ovvero da previsioni «favorevoli alla dispersione degli inquinanti», partono domani le targhe alterne. Si inizia dai numeri pari. L’emergenza smog tocca i massimi livelli, mentre oggi pomeriggio si terrà una riunione destinata a rivoluzionare la collocazione delle centraline di monitoraggio. Quattro andranno in zone residenziali invece che di traffico. La proposta che farà la Regione, dopo l’accordo con i tecnici del Comune e quelli della Provincia, tenendo conto delle linee guida dell’Apat, l’Agenzia per la protezione ambientale, e della normativa europea è questa: conservare due stazioni nei punti di maggior traffico, ue limitrofe a strade trafficate, mentre quattro dovrebbero diventare di background . Resteranno al loro posto quella situata nel parco, a Villa Ada e le due per la misurazione dell’ozono a Castel di Guido e alla Tenuta del Cavaliere. Ma poichè, secondo i tecnici regionali, l’attuale rete di monitoraggio dell’inquinamento di Roma è principalmente costituita da stazioni che misurano il traffico, mentre la nuova normativa prevede che venga valutato l’inquinamento in base all’effettiva «esposizione» della popolazione, si cambia. Resteranno al loro posto le due di traffico, corso Francia e largo Magna Grecia. Altre due stazioni saranno ubicate in aree limitrofe a strade con alta densità di circolazione: via Tiburtina, che però verrà spostata e così largo Montezemolo che andrà in una zona compresa tra la Circonvallazione Clodia e via Andrea Doria. Ecco poi le quattro di background : Cinecittà; Perestrello al Prenestino; una nel centro storico, largo Arenula, che però verrà spostata. La quarta, collocata in un quartiere con alta densità abitativa, che corrisponde oggi a piazza Gondar verrà spostata: o nello stesso quartiere Africano-Trieste, ma potrebbe finire anche in Prati o alla Bufalotta. Di background sarà considerata anche Fermi-Marconi che dovrebbe restare dov’è. Legambiente accusa: «In questo quadro di emergenza sanitaria - afferma il presidente di Roma e del Lazio, Lorenzo Parlati - mentre si chiede ai cittadini di fare la loro parte lasciando l’auto a casa, è davvero ridicolo che ci si concentri sull’ipotesi che tutto ciò sia causato dalla collocazione errata delle centraline di monitoraggio. E - aggiunge - non ci si dica che vogliamo fare allarmismo, mentre si vorrebbero spostare le centraline sperando di ottenere dati migliori». Con il limite fissato a 50 microgrammi al metro cubo per le polveri sottili rischiamo di andare a piedi una domenica sì ed una no? «Diciamo che con questi limiti - risponde Lucia Venturi, biologa e responsabile scientifico di Legambiente - si rischia di andare fuori legge già a metà febbraio». La delibera regionale è chiara: «Qualora nel corso dell’anno siano stati superati per 35 volte i limiti delle medie giornaliere, i sindaci dei Comuni di Roma e Frosinone dovranno assumere provvedimenti programmati quali il fermo del traffico a cadenza predefinita o altri provvedimenti idonei ad abbassare il grado di inquinamento della città». Che fare? Gennaio ha 31 giorni, e finora le polveri sottili sono state già 10 volte oltre i limiti. «È assolutamente necessario - aggiunge Lucia Venturi - che vengano presi provvedimenti più vasti. Non mi sembra che l’anno scorso le targhe alterne abbiano dato risultanti così rilevanti». E fra il Campidoglio e la Regione si continua a polemizzare sugli incentivi per la rottamazione dei motorini. «Abbiamo chiesto più di un anno fa gli incentivi - afferma Dario Esposito, assessore comunale all’Ambiente - e non sono ancora disponibili i soldi promessi dal Governo come quelli previsti dalla Regione. Gennaio è il mese più critico per lo smog: se i soldi arriveranno tra 4 o 5 mesi saranno pur sempre utili, ma l’emergenza è già passata». «La Regione ha già stanziato 3 milioni di euro - replica Vincenzo Saraceni, assessore regionale all’Ambiente - che sono poi diventati 4 milioni con l’approvazione del Bilancio. Non appena avremo a febbraio il via libera dal Consiglio i fondi saranno disponibili. Abbiamo agito nei limiti del possibile».