Lo stop ai motori abbatte i veleni
È polemica sulle troppe deroghe, protestano i residenti di San Siro. Il Comune: "Non potevamo fare diversamente" - da La Repubblica del 17.01.2005
17 January, 2005
Polveri giù del 30%, linea dura dei vigili: quasi mille le multe L´opposizione al Pirellone: \"Troppe ingiustizie nel concedere i permessi\" Pm10 sceso a quota 71 a Juvara, giovedì si replica con le targhe alterne SANDRO DE RICCARDIS Un calo dell´inquinamento del trenta, quaranta per cento. Sei ore di stop al traffico che riduce la concentrazione di polveri sottili ma non abbassa il livello delle polemiche tra chi difende il blocco e chi polemizza contro le tante deroghe introdotte da Regione e Comune. Alla fine della prima domenica senza auto restano i ringraziamenti ai lombardi del presidente Formigoni «per il senso di responsabilità dimostrato», un Pm10 ancora sopra la soglia dei 50 microgrammi, 4453 controlli della Polizia Municipale e 946 multe. «Il blocco è stato rispettato anche se mi aspettavo un numero inferiore di multe - confessa Emiliano Bezzon, vice comandante dei vigili -. In una giornata di blocco continuativo, dalle 8 alle 20, ne facciamo circa duemila. Ieri i milanesi potevano circolare liberamente dalle 12 alle 15: mille verbali mi sembrano tanti». Nessuna multa per il deflusso del pubblico da San Siro dopo Milan-Udinese. «Nessuno ha cercato di fare il furbo cambiando percorso - dice Bezzon -. Lo stadio si è svuotato rapidamente. L´auto è stata utilizzata solo da chi arrivava allo stadio da fuori città». Proprio la decisione di escludere dal blocco i tifosi ha scatenato le proteste dei milanesi che hanno chiamato il centralino del Comune, e inviato decine di e-mail ai giornali. «A San Siro non si respira - lamenta un residente di San Siro -. Permettere che 80mila tifosi, circa la popolazione di Pavia, circolino liberamente è una vera e propria beffa». «Mentre camminavo tra il Gallaratese e via Salmoiraghi - protesta un altro - sono stato avvolto dai gas di scarico di centinaia di auto provenienti dallo stadio. Erano le 17, in piena valenza del blocco». Palazzo Marino giustifica la deroga con ragioni di ordine pubblico. «Nessun questore avallerebbe una situazione con 80 mila persone chiuse in uno stadio per un´ora e mezzo. Le proteste erano attese - osserva l´assessore Domenico Zampaglione - si tratta dei soliti comitati di residenti che trovano sempre da ridire. Hanno fatto la scelta di abitare in un quartiere con uno stadio, ne devono sopportare le conseguenze. Le nostre decisioni guardano all´interesse generale della città». «È inconcepibile - replica Marco Cipriano, consigliere regionale dei Ds - dare il permesso all´uso dell´auto a chi va allo stadio o a una sfilata di moda, e multare poi chi va a trovare un parente in ospedale». A De Corato, che ha fatto riferimento ai «gravi danni per il clima provocati dalle caldaie», Aldo Uliano, consigliere comunale diessino, risponde che «il Comune ha 300 stabili che funzionano a gasolio e che ogni anno ne consuma 22 milioni di litri». Proprio per le tante deroghe, Roberto Miglio, rappresentante del sindacato autonomo Csa dei vigili, invita i milanesi a non pagare le multe. «Tutte le persone che hanno agito in stato di necessità e hanno dovuto prendere la macchina facciano ricorso. Molti dei multati sono in buona fede. Vittime della confusione delle mille deroghe».