Le targhe alterne raddoppiano
Per ora hanno aderito Torino e altri dieci comuni della cintura: nel capoluogo saranno sospese mezz´ora prima. Piras: dalla prossima settimana mercoledì e giovedì
18 January, 2005
\"Pronti a ricorrere ai poteri assegnateci da una direttiva Ue se serve per dare efficacia all´azione\" Confermano il no Chivasso e Nichelino Mancano all´appello altri nove centri dell´hinterland FABIO MARZANO -------------------------------------------------------------------------------- Targhe alterne raddoppiate la prossima settimana: per evitare il blocco totale delle auto la Provincia e 10 comuni, tra cui Torino, hanno deciso ieri di estendere il divieto a due giorni. Da mercoledì e giovedì della prossima settimana quindi scatterà la circolazione alternata, ma con orari diversi: a Torino dalle 8,30 alle 18 mentre in cintura dalle 8,30 alle 18,30. Una soluzione dettata dall´analisi dei valori delle polveri sottili che in queste due prime settimane dell´anno hanno sforato sempre. I livelli rilevati dalle centraline oscillano tra gli ultimi due gradini dell´Iqa, l´indice di qualità dell´aria messo a punto dall´Arpa: insalubre e molto insalubre. La media di gennaio, per il momento, si è attestata sui 150 microgrammi al metro cubo (mcg\\ mc), cioè ben oltre la soglia limite dei 40 mcg\\ mc stabilita dall´Unione europea. «Preferiamo un provvedimento del genere agli stop domenicali, peraltro programmati in altre città, perché così si incide di più sul traffico - ha spiegato l´assessore provinciale alle risorse idriche e atmosferiche Dorino Piras ?. La domenica ci sono riduzioni fisiologiche dei flussi fino al 30 per cento, e abbiamo quindi ritenuto più efficace una mobilità limitata in settimana». Finora hanno aderito le amministrazioni di Torino, Collegno, Rivoli, Chieri, Grugliasco, Moncalieri, Alpignano, Borgaro, Venaria e Carmagnola. Per completare il mosaico, però, mancano ancora all´appello nove comuni dell´area metropolitana che ieri non hanno partecipato all´incontro. Rimane il no di Chivasso, governata dal Polo, e della giunta di centrosinistra di Nichelino, il cosiddetto fronte dei \"ribelli\" che, per ragioni diverse, non vuol sentir parlare di targhe alterne. Ci sarà comunque tempo fino a mercoledì per chiudere le trattative e allargare il blocco ad almeno 17 comuni del Torinese. La ratifica del provvedimento dovrà essere adottata con ordinanze delle singole amministrazioni comunali, ma la Provincia potrebbe fare ricorso ai poteri sostitutivi, imponendo le targhe alterne a tutte le città che sono coinvolte nel piano per ridurre l´inquinamento. Aggiunge Piras: «Da quest´anno, chi non sarà in regola con le indicazioni del programma delle contromisure per le Pm10 rischia un´indagine giudiziaria. Lo prevede una direttiva dell´Unione europea». Nei primi 17 giorni del 2005, in ogni caso, il tetto massimo dei 40 mcg\\mc non è mai stato rispettato. Una catena quasi inarrestabile di superamenti che ridesta la polemica contro il provvedimento. «E´ l´ennesima dimostrazione di quanto siano inutili le targhe alterne ? contesta Silvio Viale, esponente dei Radicali e presidente dell´associazione Adelaide Aglietta che parla di scelta \"classista\" - L´ultimo blocco non ha prodotto risultati. I valori sono rimasti fermi a 140 microgrammi, la verità è un´altra. Comune e Provincia colpiscono sempre le famiglie che possiedono un´auto sola». Tra le iniziative di prossima applicazione ci sarà anche il controllo sui fumi emessi da 150 fabbriche. «Nessuno ha la bacchetta magica - conclude Piras -, occorre procedere in diverse direzioni: agendo sui trasporti, ma anche sulle emissioni dei riscaldamenti e, appunto, delle industrie».