Smog, le targhe alterne raddoppiano
Dalla prossima settimana stop alle auto anche il mercoledì
18 January, 2005
LIVELLI D’INQUINAMENTO RENDONO INDISPENSABILI MISURE PIÙ DRASTICHE E LA PROVINCIA MINACCIA DI SOSTITUIRSI AI SINDACI CHE LE RIFIUTANO Alessandro Mondo La Provincia rilancia sulle targhe alterne - già previste fino al 28 aprile - portandole da uno a due giorni settimanali: mercoledì e giovedì. Non solo: Palazzo Cisterna, per la prima volta, minaccia di ricorrere ai poteri sostitutivi, cioè di sostituirsi ai sindaci che rifiutano di adottare i provvedimenti contro l’inquinamento. Il giro di vite partirà dalla settimana prossima: significa che mercoledì 26 circoleranno le targhe pari, mentre giovedì 27 toccherà alle dispari. Per quella in corso, vale ancora il vecchio sistema: lo stop riguarderà solo giovedì 20, a beneficio dei pari. «Una buffonata» per Silvio Viale, Radicali: «Nonostante le targhe alterne, il 13 gennaio la centralina di via della Consolata ha registrato 135 microgrammi per metro cubo di Pm10 (il limite è 50), con un aumento del 15% rispetto al giorno precedente». La decisione, che ha già ricevuto l’ok dalla maggioranza dei Comuni interessati, è stata presa durante il tavolo di coordinamento sulla qualità dell’aria convocato ieri dall’assessore provinciale Dorino Piras. Obiettivo: fare il punto sulla concentrazione dello smog e correggere i provvedimenti già in vigore. Diverse le novità. Prima: estensione delle targhe alterne da uno a due giorni settimanali. Seconda: omogeneizzazione degli orari del divieto (8,30-18 a Torino; 8,30-18,30 negli altri Comuni). Terza: istituzione di un comitato interassessorile per migliorare i problemi della mobilità e di una commissione di tecnici per supportare i Comuni nella scelta delle misure strutturali. In prospettiva, verrà creato anche un coordinamento dei vigili urbani su tutta l’area metropolitana. Il grosso dei Comuni - fatti salvi ripensamenti - è sostanzialmente d’accordo. Torino, rappresentata dall’assessore Ortolano, ci sta. Idem per Collegno, Moncalieri, Venaria, Chieri, Rivoli, Carmagnola, Alpignano, Grugliasco, Beinasco, Orbassano. In forse Vinovo e Borgaro. No da Settimo, che conferma solo lo stop al giovedì. Contrari «a prescindere» Chivasso, Nichelino e Volpiano. Tutto chiaro? «Estendere le targhe alterne a due giorni è una misura obbligata - spiega il presidente Antonio Saitta -: dal primo gennaio ad oggi non c’è stato giorno in cui le polveri fini non abbiano sforato il limite di legge. Ok ai provvedimenti strutturali, ma nell’immediato non si può restare con le mani in mano». Unica consolazione, spiegano dalla Provincia: «Così verrà eliminata la disparità di trattamento fra targhe pari e dispari causata dall’attuale calendario». Ma a pesare sulla decisione di Palazzo Cisterna sono anche le inchieste aperte da alcune magistrature in Italia per valutare l’ipotesi di omissione di atti d’ufficio da parte degli enti locali sul fronte smog. In quest’ottica va letto l’ammonimento alle amministrazioni recalcitranti. «Il nostro obiettivo è ottenere il consenso più ampio possibile - aggiunge l’assessore Piras -, consapevoli che la Regione riconosce alla Provincia la possibilità di sostituirsi ai sindaci in caso di inadempienza». A mali estremi estremi rimedi, insomma: «Inoltre invieremo copia del Piano d’azione provinciale sulla qualità dell’aria alla Procura. Questo nel caso un domani qualcuno dovesse renderne conto». A buon intenditor...