Vicenza/1 - Si sperimenta una settimana senza auto a benzina o diesel
Dal 2 all'8 febbraio in una città che non voleva neanche le targhe alterne
22 January, 2005
da La Stampa del 22 gennaio NUOVE MISURE ANTI-INQUINAMENTO A Vicenza smog record e la città chiude per una settimana Perfino i Verdi sono rimasti sorpresi: una settimana di blocco totale delle auto in una città che non voleva neanche le targhe alterne? Eppure è quello che ha deciso il Comune di Vicenza: dal 2 all'8 febbraio niente macchine in centro, dalle 9 alle 18. Senza «finestre» nell’ora di pranzo e con pochissime deroghe. E’ vietato anche il «car-pooling», l'uso di un'auto ogni tre persone. «E' un esperimento - dice il sindaco forzista Enrico Hullweck, a capo di una giunta di centrodestra -. Non ci sono precedenti in Italia. Vediamo cosa succede e poi decideremo che fare». Tutta colpa di una piccola sigla: pm10, le polveri sottili. Il valore limite è di 50 microgrammi per metro cubo. Ma a Vicenza (e in molte zone del Veneto) se ne respira da due a tre volte tanto. Non è bastata l’applicazione del «Logistic city center», il sistema di furgoni ecologici che distribuisce le merci nel centro storico e nemmeno il gelo e la nevicata di due giorni sono bastati a ripulire l'aria: sono stati segnalati 103 microgrammi, il doppio del normale. E allora la decisione: tre quarti della città a piedi per sette giorni, coinvolte quasi 80 mila persone. Niente veicoli a motore nella grande area dentro la circonvallazione. Sono esclusi dal divieto solo quelli a gpl, metano e batterie elettriche. «Aspettiamo soluzioni al problema dello smog - spiega Hullweck -. Da qualunque parte. Anche dall'Onu, se vogliono. Ma in mancanza di alternative, proviamo questa. Le domeniche a piedi e le altre soluzioni di un giorno non servono a niente. E' un gesto sicuramente impopolare, ma sarà la prova del nove: se non succede niente, torneremo al passato. Se invece funziona e l'aria si pulisce, bisognerà decidere se chiudere il centro città definitivamente. Magari con un referendum. Comunque sarà un esempio per le altre amministrazioni». A crederci meno è l'assessore alla Mobilità Claudio Cicero, che vorrebbe un mega-tunnel per le auto sotto la città: «Non ho ancora visto nessuna tabella sui danni da esposizione alle polveri sottili, né sui tempi. E poi che cosa succede se c'è vento o piove? L'esperimento non vale».