Bologna - Braccio di ferro sull´anti-smog, Bologna chiede misure più dure
Incontro in Provincia tra i Comuni: una settimana per trovare un accordo
25 January, 2005
da La Repubblica del 25 gennaio 2005 L´assessore: vorremmo che si arrivasse a un proposta unica per non creare confusione Non c´è accordo sulle misure suppletive antismog. I Comuni del bolognese (il capoluogo, quelli dell´imolese e tutti i Municipi alla prima periferia delle due torri) hanno concordato un´altra settimana di riflessione nel tentativo di individuare una soluzione che vada bene per tutti. Due le tesi che si contrappongono: una più rigida, sostenuta da palazzo d´Accursio (ieri era presente all´incontro l´assessore Anna Patullo), e l´altra più morbida propugnata dagli altri Comuni. La discussione, avvenuta nella sede dell´assessorato all´Ambiente della Provincia, non è approdata a una soluzione. «Noi, invece - interviene l´assessore di palazzo Malvezzi Emanuele Burgin, che coordina la trattativa - vorremmo che si arrivasse a una proposta unica per non creare confusione fra i cittadini riguardo i provvedimenti da prendere in caso di superamento ripetuto dei livelli di smog». L´ipotesi «dura» viene dal comune di Bologna ed è già stata anticipata nei giorni scorsi dall´assessore alla Mobilità Maurizio Zamboni. In caso di reiterato, rilevante, superamento della soglia di attenzione per gli inquinanti, in modo particolare le polveri sottili (pm 10), si dovrebbe attuare uno stop totale del traffico (presumibilmente negli orari delle targhe alterne: 8,30-12,30 al mattino e 14,30-18,30 al pomeriggio) in qualsiasi giornata capiti, quindi anche nei giorni feriali. Nel caso dell´ipotesi «morbida», sostenuta dai Comuni più piccoli, anche in caso di superamenti sporadici nel corso della settimana, si attuerebbe uno stop (l´ipotesi è dalle 8,30 alle 18,30) nella giornata di domenica. In questo modo, anche se l´emergenza si presenta il lunedì, occorrerebbe attendere il giorno festivo per chiudere al traffico al fine di arrecare meno problemi ai cittadini. Tutto ciò in aggiunta allo stop programmato a targhe alterne del giovedì, già oggetto di accordo regionale. La Provincia, cui spetta da quest´anno la responsabilità sulla qualità dell´aria, ha tentato invano di trovare un accordo condiviso. «Ho così deciso di prendere una settimana di riflessione per lasciare ai singoli Comuni la possibilità di discutere le due proposte e capire quali sono i margini di mediazione» ha concluso Burgin. (v.v.)