Summit contro l’effetto serra Milano capitale dell’ambiente
Più di 6 mila delegati da tutto il mondo per la riunione del Cop9
27 November, 2003
Seimila delegati provenienti da tutto il mondo. I rappresentanti governativi di 189 Paesi. Cento altre organizzazioni governative e non. Centinaia di convegni, conferenze e workshop. Più di 300 associazioni ambientaliste di ogni parte del pianeta. Tutto questo per discutere di come fare in modo che il pianeta la smetta di scaldarsi per i gas che produciamo. E tutto questo, da lunedì prossimo fino al 12 dicembre a Milano: che almeno per quei giorni sarà la capitale mondiale dell’ambiente e del clima. È infatti qui in Fiera che si svolgerà l’appuntamento con Cop9, la nona Conferenza delle Parti tra le Nazioni che hanno sottoscritto la Convenzione di Rio de Janeiro sul clima: la cui concretizzazione decisiva sarebbe rappresentata dal Protocollo di Kyoto finora sempre discusso e tuttavia mai compiuto. L’obiettivo questa volta - ha spiegato il rappresentante del segretariato della Convenzione, Kevin Groose - è «valutare i progressi fatti finora e definire l\'agenda per l\'anno prossimo»: da definire con urgenza perché «entro il 2010 l\' emissione di gas nei Paesi sviluppati aumenterà dell\' 8 per cento rispetto al 2000 e del 17 rispetto al \'90». Il tetto fissato a Rio era del 6,5 per cento. «Ma niente catastrofismi», ha detto il ministro dell’Ambiente Altero Matteoli: la Conferenza di Milano «è un’occasione per la promozione dell’innovazione» e sarà «una guida per le politiche e i programmi di protezione dell’ambiente». I primi nove giorni saranno gli «sherpa», i funzionari e gli studiosi a confrontarsi: alla fine arriveranno governi e ministri, con l’auspicio che ci sia qualcosa di concreto da firmare. È stato il governatore Roberto Formigoni a sottolineare che la Lombardia, «da anni sostenitrice di una politica ambientale coraggiosa che proporremo anche agli altri», ha «fortemente voluto» Cop9 sul proprio territorio: con tanta forza che il ministro, nel ringraziarlo pubblicamente, lo ha chiamato Berlusconi. «Beh - ha scherzato il presidente del Pirellone - diciamo che Berlusconi va ringraziato sempre e comunque...». I convegni e gli incontri, come si è detto, saranno centinaia. Tra quelli che promuove il Pirellone ce n’è uno sulle «strategie delle Regioni» contro il cambiamento del clima, uno sulle politiche forestali, uno sull’idrogeno come energia pulita. Ma tantissime saranno anche le iniziative delle associazioni, come la giornata in cui - il 4 dicembre - studenti e insegnanti di ogni istituto milanese saranno invitati ad andare a scuola a piedi o in bici o coi mezzi: con materiale didattico in omaggio alle scuole che ci stanno. A conclusione di tutto, le tre tavole rotonde ministeriali per tirare le somme. Per ora l’unica cosa già firmata, giusto ieri, è il protocollo d’intesa tra Ministero, Regione, Provincia e Comune di Milano per la gestione dei dodici giorni in arrivo. Organizzativamente non sarà una cosa da poco, anche solo per i numeri in ballo, e almeno in termini di traffico l’intera zona Fiera non potrà non risentirne. Il fatto è che il traffico, anche se provocato da seimila nemici dell’inquinamento, produce inquinamento a sua volta: «Per questo parteciperemo al finanziamento - ha concluso Formigoni - di iniziative capaci di compensare almeno altrove l’inquinamento prodotto qui». Paolo Foschini