Matteoli, nessun nuovo decreto su polveri sottili
10 February, 2005
(AGI) - Roma, 9 feb. - Nessun nuovo decreto e\' allo studio da parte del governo in relazione alle polveri sottili, Pm10, prodotte dal traffico e quelle che dipendono invece da fenomeni naturali. Lo ha detto il ministro dell\'Ambiente Altero Matteoli al termine della prima parte dell\'audizione sul Protocollo di Kyoto davanti alla tredicesima commissione Ambiente del Senato. Matteoli ha cosi\' smentito quanto ipotizzato a proposito della revisione delle rilevazioni delle polveri sottili nell\'aria, revisione che avrebbe favorito in qualche modo quelle citta\' che sono gia\' prossime, se non gia\' oltre, la soglia di giornate massime di sforamento di emissioni consentite dalla direttiva europea varata nel 1999 contro l\'inquinamento atmosferico, recepita in Italia da un decreto del 2002 e in vigore dal primo gennaio di quest\'anno. La direttiva comunitaria stabilisce che la densita\' delle polveri sottili nell\'atmosfera non puo\' superare i 50 microgrammi per metro cubo d\'aria per piu\' di 35 giorni all\'anno, ed in Italia ci sono gia\' citta\' - specie nel Veneto - oltre il limite dei 35 superamenti, ed altre ancora sforeranno a breve. Matteoli ha sottolineato che \"non e\' possibile pensare a decreti, occorre invece trovare adeguati strumenti\". Il ministro ha aggiunto che un passaggio importante sarebbe sicuramente quello di rivedere il sistema di monitoraggio, nel senso che questo possa dare maggiore tranquillita\' e certezza scientifica rispetto alla situazione attuale. Matteoli ha infatti rilevato che forse ci sono centraline mal posizionate, che dunque finiscono con fornire un quadro peggiore di quella che effettivamente e\' la realta\', ovvero citta\' che allo stato attuale sembrano piu\' inquinate di altre che invece - proprio per una diversa localizzazione delle centraline - paiono piu\' virtuose, finendo con il creare una vera confusione oltre che inadeguatezza nelle rilevazioni. Il ministro dell\'Ambiente ha parlato di esigenza di procedere ad accorgimenti strutturali che mirino a risolvere definitivamente il problema e \"pongo grande fiducia nell\'incontro che la prossima settimana avro\' con l\'Anci e con il ministro delle Infrastrutture per capire quali possano essere le mosse da fare\". Matteoli ha ricordato che il ministero dell\'Ambiente mettera\' a disposizione tutti i fondi possibili, anche quelli derivanti dalla legge delega, \"ma occorre trovare altre risorse. E in primo luogo bisogna individuare dove andare a chiedere altri soldi, ed e\' quello che cercheremo di fare con l\'incontro della prossima settimana. La diagnosi e\' fatta - ha aggiunto ricorrendo a una metafora d\'attualita\' - le terapie sono anche individuate, si tratta di avere a disposizione le giuste medicine\". Alla richiesta se si possa parlare di rottamazione, Matteoli e\' stato netto nel sottolineare che \"questa parola non mi piace, ha drogato il mercato. Esiste invece un problema ecologico. Puntiamo a un provvedimento di ordine ecologico nell\'ambito del pacchetto competitivita\' che consenta al cittadino che possiede un\'auto inquinante di non restare a piedi, di avere cioe\' un\'alternativa piu\' rispondente alla salvaguardia dell\'ambiente. Stiamo lavorando in questo senso\".