Bologna conferma il blocco feriale martedì 15
Sia pure con la deroga agli accompagnatori di bambini alla scuola dell'obbligo. Ordinanza esenzioni
11 February, 2005
da La Repubblica di sabato 12.02.2005 EMERGENZA TRAFFICO Sale ancora l´inquinamento, Zamboni firma il nuovo provvedimento. In un giorno feriale non accadeva da oltre dieci anni Smog, il blocco-auto raddoppia Oltre a domenica stop anche martedì. "Per il bene di tutti" Presentata la campagna informativa su Sirio "La città si illumina, si anima e si distende: relax, commercio e cultura" LUIGI SPEZIA SALTANO ancora in aria le polveri sottili e così martedì si replica. Dopo oltre un decennio, Bologna chiude di nuovo al traffico in un giorno feriale per colpa dell´inquinamento. Per il quarto giorno consecutivo, la centralina di via San Felice tocca livelli proibiti di Pm10 e l´assessore al Traffico Maurizio Zamboni firma in diretta tv, durante una conferenza stampa che tratta dell´accensione di Sirio, il secondo provvedimento restrittivo antismog nel giro di due giorni. Se domani, domenica, il blocco del traffico scatta nell´area urbana di Bologna in versione ridotta (solo mattina 8,30-12,30) per via della partita di serie A, martedì il blocco si estende al pomeriggio, dalle 14,30 alle 19,30, quindi con una «finestra» di due ore per il pranzo. «Abbiamo pensato inizialmente a bloccare il traffico lunedì, ma abbiamo optato per il giorno successivo in modo di permettere alla gente di organizzarsi meglio», spiega l´assessore al Traffico. La chiusura di martedì, oltre alle deroghe già previste per la domenica https://www.replicatime.net/ (auto a metano, gpl, euro 4, con tre persone a bordo ecc.), ne contempla un´altra: chi accompagna i bambini alla scuola dell´obbligo in macchina può circolare mezz´ora prima e mezz´ora dopo gli orari di entrata e uscita, se munito di certificato di frequenza rilasciato dall´istituto (se non si ha, bisogna farselo rilasciare in fretta tra oggi e lunedì). Destino segnato? No. Nei prossimi giorni l´assessorato al Traffico terrà d´occhio le condizioni meteo, e nel caso ad esempio piovesse o i venti cambiassero, il Comune potrebbe revocare le misure, «anche se è molto difficile». Il sindaco Sergio Cofferati spiega lo spirito del provvedimento: «Queste misure hanno l´obiettivo primario di salvaguardare la salute di tutti, di far stare meglio le persone. Credo sia importante l´aumento della consapevolezza, insieme alla deterrenza». I dati di gennaio diffusi dall´Ufficio Mobilità sono ritenuti incoraggianti: mediamente circa 5000 auto in meno rispetto allo stesso mese del 2004 sono entrate nelle 24 ore nel centro di Bologna. Ma se gli amministratori di Bologna sono ottimisti e Zamboni punta alle misure strutturali oltre a quelle transitorie per vincere la battaglia dello smog, nascono le prime schermaglie sui provvedimenti di emergenza. L´assessore provinciale all´Ambiente Emanuele Burgin commenta che «l´accordo arranca: al momento la situazione che abbiamo è un po´ come un arlecchino». Solo quattro comuni attueranno le misure per le nove ore previste di seguito, dalle 9,30 alle 18,30: Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo, Ozzano. A Casalecchio e a Zola Predosa solo la mattina, per via della partita. Pianoro e Sasso Marconi non aderiscono e altri comuni adottano fasce orarie, come San Lazzaro. Necessita nuova riunione entro la settimana entrante. Per Bologna, l´assessore all´Ambiente, Anna Patullo, difende la necessità di attuare solo mezza giornata di stop domani: «La partita del Bologna richiama così tanta gente che il servizio di bus non sarebbe in grado di reggere». Mentre infuria la lotta tra contenti e scontenti sulle chiusure, il Comune presenta la campagna pubblicitaria di Sirio. Per qualcuno una iattura ulteriore, per il Comune una decisione «che non chiude, ma apre la città, più fruibile e godibile», dice l´assessore Zamboni. A giorni, Bologna sarà invasa da 1500 manifesti, 2000 locandine e 200 mila dèpliant con gli slogan pensati dall´agenzia Pablo di Bologna (costo dell´operazione, 50 mila euro): «Sirio si accende,? La città si distende. La città si illumina. La città si anima». Il messaggio da trasmettere è che la città è «meglio accessibile, in modo diverso», dice Zamboni insieme alla funzionaria Annarita Iannucci. Il centro storico di Bologna è uno e triplice: il più grande centro relax, il più grande centro commerciale, il più grande centro culturale. Ma solo a piedi e in bici e con poche auto.