Smog, parola a Palazzo Chigi
Dopo l’incontro con Matteoli le critiche del Campidoglio: è una beffa. La proposta di Veltroni: aumentare di tre centesimi l’accise sulla benzina
17 February, 2005
Un incontro «mortificante». Anzi «Quasi una beffa». Non misura le parole l’assessore all’Ambiente Dario Esposito dopo la riunione con il ministro Altero Matteoli. «Ci siamo visti dopo un anno - prosegue infatti Dario Esposito - e il ministro ha riconosciuto che lo smog è una vera emergenza. Ma se dodici mesi fa ha ammesso che sarebbero occorsi 9 miliardi di euro per affrontarla, ma che c’erano solo 180 milioni, adesso ha portato sul tavolo 110 milioni di euro. È assurdo. Non sono fondi insufficienti, sono una beffa». «Abbiamo detto di nuovo quello che avevamo detto un anno fa - ha subito aggiunto Walter Veltroni - Solo che questa volta mi pare che si sia capito che avevamo ragione noi. Perchè - ha proseguito il sindaco - quando parlammo noi di emergenza nazionale ci fu detto che era una valutazione catastrofica. Oggi ci si è resi conto che non era così». Atteso a lungo, l’appuntamento doveva nelle intenzione dell’Anci, l’Associazione dei comuni italiani, segnare una sorta di svolta nella lotta contro l’inquinamento. E la delegazione romana guidata da Walter Veltroni era particolarmente agguerrita. Ma di fronte alla manciata di euro che si sono trovati sul tavolo, la trattativa si è ben presto arenata. «Abbiamo detto al ministro - ha spiegato il sindaco di Roma - che è irrealistico di fronte al fatto che gran parte dei comuni italiani hanno bloccato il traffico e saranno costretti a farlo ancora, venire qui con 110 milioni di euro». Secondo i sindaci e soprattutto secondo le proposte di Walter Veltroni «i fondi possono essere reperiti attraverso interventi di diverso tipo». Quali? «Anche valutare la proposta - ha risposto Veltroni - di un incremento minimo sulle accise della benzina per finanziare il trasporto pubblico locale. Se si amentasse si 3 centesimi l’accise sul carburante, questo vorrebbe dire 1.800 milioni di euro disponibili per il trasporto pubblico e lo sviluppo sostenibile». E si è deciso per combattere l’inquinameto di andare ad un incontro direttamente a Palazzo Chigi. «O abbiamo un incontro con il governo nella sua interezza - ha concluso Dario Esposito - o i sindaci prenderanno le loro misure a faranno le loro azioni dimostrative. Attendiamo risposte serie». Oggi tornano le targhe alterne: non potranno circolare le auto il cui numero finale della targa è dispari dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19. Fanno eccezione le vetture «euro 4», elettriche, a Gpl o a metano. Il divieto è, come di consueto, all’interno della «fascia verde», un perimetro che corrisponde grosso modo a quello del raccordo anulare fatta salva la possibilità di arrivare ai principali capolinea di bus e mterò. Lilli Garrone