Smog, Ds contro Matteoli \"Quel decreto è una truffa\"
"Pochi soldi per i comuni". Accuse anche di Verdi e Margherita. Il ministro si difende "Per i sindaci ci saranno più fondi rispetto al previsto"
25 February, 2005
ROMA - I soldi annunciati per combattere lo smog non ci sono. I sindaci avevano chiesto 1.800 milioni di euro minacciando di bloccare contemporaneamente tutte le città e avevano ottenuto dal Consiglio dei ministri solo 350 milioni con una manovra che prevedeva un ritocco delle accise sulla benzina. Adesso però di quei fondi annunciati sono rimasti solo 140 milioni che si otterranno nel 2006. «La lettura del decreto legge rivela che il governo ha mentito», affermano i deputati diessini Fabrizio Vigni e Franco Raffaldini. «Il fondo per esigenze ambientali ha una dotazione di 140 milioni di euro, non di 350. Da nessuna parte è scritto che saranno finalizzati all´acquisto di bus ecologici. E, in ogni caso, saranno disponibili solo dal 2006. Per il 2005, niente. Alla faccia dell´emergenza. Inoltre da nessuna parte è scritto che l´aumento delle tasse sulla benzina non sarà a carico dei consumatori. Chi lo paga, allora?». Anche per Ermete Realacci, dell´esecutivo della Margherita, «sui fondi antismog assistiamo ad un gioco delle tre carte». Mentre per il deputato Verde Marco Lion, «dopo la truffa del decreto antismog è chiaro che il ministro Matteoli e il governo Berlusconi scelgono di accantonare l´ambiente e la salute pubblica». Il ministro dell´Ambiente Altero Matteoli prova a gettare acqua sul fuoco: «La richiesta dei sindaci era quella di aprire un tavolo di confronto con il governo. Il tavolo è convocato per martedì prossimo e noi ci arriviamo con 140 milioni di euro in più rispetto ai 110 già resi disponibili dal ministero dell´ambiente». Ma i sindaci rilanciano la polemica. Per il presidente dell´Anci (Associazione nazionale Comuni italiani), Leonardo Domenici la cifra stanziata «non può essere considerata come una risposta al problema. È necessario ripartire dalle nostre proposte: maggiori risorse, ricambio e potenziamento dei mezzi di trasporto, sostituzione dei veicoli inquinanti, infrastrutture per la mobilità e competenze differenziate per i Comuni che hanno particolari problemi legati all´inquinamento e alla mobilità».