Prima domenica senza auto. Tante proteste, poche multe - da La Stampa del 28.02.2005
I centralini del Comune e della Polizia Municipale sono stati tempestati di chiamate. Targhe alterne, oggi si decide se continuare
28 February, 2005
I vigili urbani hanno effettuato in tutto 1252 controlli, 344 le sanzioni elevate Particolarmente penalizzati i giostrai della Pellerina: in fumo il 60% degli affari Adesioni convinte e proteste furibonde. La prima domenica a piedi da due anni a questa parte - l’ultima di febbraio e dell’inverno (la primavera meteorologica ha infatti inizio domani) -, non ha smentito la sua natura. Quella di un provvedimento che, come tutte le iniziative a carattere eccezionale, non conosce mezze misure: o si ama o si detesta. Alla fine di una giornata relativamente tranquilla - comunque movimentata dal passaggio di parecchie auto (tutte in regola?) -, il bilancio è stato di 344 multe a fronte dei 1.252 controlli svolti dai 123 vigili mobilitati: 289 sanzioni da 71 euro per violazioni dell’ordinanza; 55 verbali causati da infrazioni di altro genere. Pochi trasgressori, insomma, a fronte di numerose proteste. Ne sanno qualcosa i centralinisti del Comune e della Polizia municipale, tempestati per tutto il giorno da una raffica di telefonate: richieste di informazioni, d’accordo, ma anche lamentele a volontà. In qualche caso, spiegano da Palazzo civico, si è arrivati agli insulti; c’è persino chi ha accusato il sindaco Chiamparino di «sequestro di persona». Altri hanno affidato la loro protesta ai giornali. E’ il caso di Massimo Piccaluga, rappresentante per l’Agis del settore Spettacoli viaggianti. Sostiene che ieri alla Pellerina è stato un disastro: «Lo stop delle auto ha penalizzato per il 60% le 180 ditte che lavorano nell’area. Complessivamente, danno lavoro ad un migliaio di persone. Se consideriamo che la domenica incide per il 90% sul bilancio settimanale, è come se per una settimana una piccola fabbrica fosse stata messa in condizione di non lavorare».Nel mirino anche la carenza del trasporto pubblico: «I mezzi erano affollati, tanto che alcuni clienti hanno preferito raggiungerci a piedi». Toni meno drammatici da Expocasa, al Lingotto Fiere, dove però il calo nelle otto ore è stato avvertito: meno del 50% delle presenze rispetto alle edizioni degli anni scorsi. Proteste, ma non solo. I sostenitori bisognava andarli a cercare lungo le strade restituite per qualche ora all’«altra Torino»: famigliole a spasso; bambini sulle loro biciclettine; gente trasportata sui tram storici messi in campo da Gtt. Persino due cavalieri sorpresi dall’obiettivo del fotografo in largo Tirreno angolo via Tripoli. «Quelli? Sono nostri clienti - se la ridono dal bar «Florinda» che ha sede in zona -. Sabato discutevamo del blocco, li abbiamo scherzosamente invitati a raggiungerci a cavallo. E loro ci hanno preso in parola...».Tanta gente per le strade, non si è fatta scoraggiare né dal freddo, né dalle promesse di neve che ieri sera è arrivata puntuale poco prima della mezzanotte. Più che le personalità pubbliche - il sindaco ha partecipato alla «Mezza Maratona»; l’assessore Ortolano, coerente con la sua delega, si è concesso una visita al museo «A come Ambiente» - sono stati i cittadini a fare la differenza. Fanno fede le oltre 700 persone che ieri hanno raggiunto il museo di corso Umbria Un’altra conferma arriva dai carichi registrati da Gtt, ieri si è avuto un carico medio di circa l'80%, superiore al normale. Tra oggi e domani la Provincia - sulla base delle previsioni Arpa e d’intesa con i Comuni - valuterà i nuovi provvedimenti: targhe alterne e domenica a piedi il 6 marzo. La neve potrebbe cambiare i piani. Alessandro Mondo