Da Kyoto al Piemonte: conclusa la settimana del risparmio energetico
Si tirano le prime somme della manifestazione
04 March, 2005
Di Alessandra Mazzotta Da Kyoto al Piemonte: andata e risparmio. Si è conclusa il 20 febbraio la settimana del risparmio energetico che il Comitato Kyoto dal Basso ha organizzato, col sostegno della Regione Piemonte, per celebrare l’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto. Una maratona dedicata all’ambiente, alle questioni energetiche e ai cambiamenti climatici, una sette giorni per lanciare in varie realtà una campagna di informazione e sensibilizzazione sul tema della riduzione delle emissioni di gas serra in atmosfera. Da Torino a Cuneo, da Vercelli a Verbania, passando per Cumiana e Saluggia: incontri, convegni, film e distribuzione di materiali rivolti a tutti per promuovere comportamenti alternativi improntati al rispetto dell’ambiente, con lo slogan ‘Risparmia energia, risparmi il mondo’. Quando risparmio fa rima con riduzione: di rifiuti. Ovvero, Ridurre i rifiuti per ridurre le emissioni: raccolta differenziata e riutilizzo dei materiali per il rispetto del Protocollo di Kyoto, proposti dal Forum Ambientalista del Piemonte. Meno rifiuti e più sostenibilità anche con Riducimballi, il progetto di ‘dis-imballo’ dei Comuni ideato dall’Ecoistituto del Piemonte/Centro Studi Sereno Regis. Dai rifiuti all’edilizia: efficiente, è chiaro. E dunque tutti A Vercelli, a scuola di efficienza energetica (col Circolo Legambiente Vercelli), e poi a calcolare Il peso del cemento (e delle emissioni di gas climalteranti: nella realizzazione, riscaldamento, raffrescamento e illuminazione degli edifici), per concludere con La casa ecologica, conveniente per l’ambiente, la salute e il portafogli (CumianaCiPiaceCosì). Ma nella Settimana del risparmio energetico si è anche trattato il problema delle emissioni in relazione ai trasporti, col professor Tartaglia che si chiede E’ possibile un sistema di trasporto sostenibile in Piemonte? – per gli assenti, la risposta è: no, l’attuale sistema è insostenibile, sia da un punto di vista energetico (i consumi sono al di sopra delle disponibilità energetiche rinnovabili della regione), sia ambientale (il carico infrastrutturale crescente cozza con una fruizione del territorio centrata sulla qualità della vita), sia sociale (per via della crescita accelerata della congestione, dei costi e dell’insicurezza dei trasporti). Mentre Marinella Correggia ha affrontato il tema della CO2 nel cibo, per promuovere - con dati teorici e la buona pratica di un buffet vegano - Un’alimentazione amica (anche) del clima e dunque basata su: alimenti vegetali, di stagione, biologici, locali, poco trasformati e poco confezionati (Cen.D.E.A.). Dalla quotidianità del cibo alla quotidianità dei comportamenti, connessi con i Cambiamenti climatici. Luca Mercalli, intervenuto con Orlando Perera, avverte che ormai “La festa è finita. Il nostro è un sistema debole, appeso a una droga che sta per terminare: il petrolio. Disintossichiamoci in tempo”. La soluzione? “Richiedere una minore quantità di energia, a parità di benessere. Sì ai pannelli solari e alla coibentazione. No ai Suv”. E Kyoto? “Kyoto è il condono della CO2: una riduzione del 5% non risolve il problema, sarebbe necessario un calo del 60%, peccato che coinciderebbe con un secondo Medioevo. Ma Kyoto è importante perché ci chiede sobrietà, perché auspica una rivoluzione culturale”. Che la rivoluzione abbia inizio, allora. L’intervento della CGIL Diamo energia al lavoro in programma sabato 19 febbraio è slittato per la partecipazione della CGIL alla manifestazione a Roma ‘Liberiamo la pace’. Il tema sarà sviluppato durante un seminario martedì 15 marzo alle ore 15 presso la Sala Emilio Pugno in via Pedrotti 5 a Torino