“Il nostro impegno è concreto: dalla raccolta differenziata ai RI-PRODOTTI”
Il Comunicato stampa
10 March, 2005
Su proposta dello scrivente il Consiglio d’Amministrazione del Covar14 ha inviato ai 19 comuni del Consorzio una proposta di ordine del giorno affinchè “gli Uffici competenti per la predisposizione di Gare di Appalto, in adesione al decreto 203 del Ministro dell’Ambiente, prevedano quote di approvvigionamento di ri-prodotti, cioè di prodotti fabbricati con materie prime seconde riciclate”. Il Covar14 può vantare di aver avviato, nel solo 2004, ben otto comuni (96.000 ab) alla raccolta differenziata porta a porta con un salto dal 28% al 65% e con punte di eccellenza a Virle 81% e Carignano 76%. Altro risultato straordinario è che la quantità complessiva di rifiuti è diminuita del 32%. Ora vogliamo porci il problema dell’effettivo riutilizzo del materiale differenziato raccolto sia con la richiesta di certificazione della sua collocazione alle ditte appaltatrici che contribuendo ad avviare un mercato del prodotto fabbricato con materia riciclata. Il nostro è un impegno concreto dimostrato sul campo rivoluzionando il territorio consortile con la raccolta domiciliare porta a porta. I cittadini a cui abbiamo chiesto di modificare abitudini e comportamenti, devono sapere dove si conferisce, come si reimpiega, dove si riutilizza. La gente deve poter toccare con mano il frutto del proprio impegno civico e quindi il prodotto finale del materiale rigenerato. Quanti alberi non sono stati abbattuti? Quanto petrolio, energia non rinnovabile, è stato risparmiato? Quanto incide sull’ambiente il trasporto di materie vergini da un continente ad un altro? La risposta è nel benessere complessivo che deriva da un sano rapporto con le risorse naturali. Un risultato positivo che ci consente di poter dire alla Provincia di Torino che rivedere il Piano provinciale di Gestione dei Rifiuti (PPGR) significa tener conto delle innovazioni che riducono le quantità di rifiuti. Nell’auspicare che la potenzialità del PPGR su inceneritore e discarica venga ridotto aggiungerei che meglio sarebbe una moratoria su inceneritore del Gerbido e discarica di Piossasco in attesa dell’avvio concreto del porta a porta su Torino e provincia! Per questo è necessario non solo la raccolta ma anche il riutilizzo di queste materie seconde. Per farne cosa? “Autobloccanti per pavimentazione, panchine, contenitori per rifiuti, alcuni giochi per bambini, tappetini, penne in mater-bi (amido di mais), plastica vivente (scarti vegetali), carta riciclata, pannelli di legno rigenerato, cordoli spartitraffico – aggiunge Soldo Antonio – e tutto quanto rientra nel nostro uso quotidiano perché il materiale recuperato è una nuova ed inesplorata miniera di materia prima” Questa è una richiesta avanzata alla pubblica amministrazione che pure rappresenta, “a livello europeo, il 14% del PIL”. E i privati? Alle aziende private intendiamo rivolgerci affinché incentivino la loro immagine di ‘Produttori rispettosi dell’ambiente’. A loro proporremo di aderire ad un Manifesto che indicherà, dopo un anno di verifiche tecniche, le ditte che piu’ avranno utilizzato materie prime seconde, aiutandole con questa forma di comunicazione positiva ad aprire l’innovativo mercato dei ri-prodotti che può finalmente coniugare le ragioni dell’economia e quelle dell’ecologia. La raccolta differenziata costa inizialmente un 20-30% in piu’ e raddoppia il numero dei lavoratori occupati, ma se vogliamo che il costo sia equo e che non paghino solo i cittadini deve aumentare la richiesta delle ditte produttrici. I Ri-prodotti rappresentano perciò l’ultimo anello della catena del riciclo e la chiusura del cerchio. SOLDO Antonio - Consigliere d’Amministrazione Covar14