Cadum (Arpa Piemonte): Veronesi sottovaluta
I tumori al polmone, quelli interessati dallo smog, aumentano del 15% nelle zone inquinate
16 March, 2005
“Non è corretto misurare l’incidenza dello smog sul totale dei tumori,è chiaro che incide sui tumori al polmone e però anche sugli infarti e su altre malattie non solo sul cancro.” Esordisce così Ennio Cadum , epidemiologo torinese con il quale commentiamo le affermazioni di Veronesi. “ Gli ultimi studi mirati in proposito sono statunitensi e olandesi. Entrambi dimostrano che i tumori al polmone colpiscono un 15% di popolazione in più nelle aree più inquinate. E’ ovvio che se guardiamo ai tumori al fegato o allo stomaco o altro, l’inquinamento atmosferico pesa molto meno dell’alimentazione. (E’ possibile che in una certa misura, però, l’inquinamento pesi sull’alimentazione..) Ma la nocività dello smog non si misura solo sul cancro. Si deve misurare anche sugli infarti e sulle altre malattie.” Gli chiediamo ragione della cifra che circola di 30 mila vittime all’anno per lo smog in Italia. “Anche quelle sono stime basate su studi generali o internazionali. La cifra di 30 mila comprende le vittime a breve o a lungo termine. E’ una cifra considerevole, che supera il 5% di tutte le morti in un anno in Italia.”