LETTI PER VOI - Inquinamento, allarme nelle città tedesche
Ambientalisti e cittadini ricorrono ai tribunali per respirare - da La Nuova Ecologia del 30 marzo 2005
06 April, 2005
<b>Monaco di Baviera e Stoccarda in soli 3 mesi hanno già superato i limiti comunitari: 35 giorni oltre i 50 microgrammi di polveri sottili per metro cubo d'aria. Berlino, Duesseldorf e Francoforte vicine al "traguardo". Secondo uno studio Ue sono 65.000 i morti per smog nel paese</b>
In Germania cresce l'allarme inquinamento da polveri sottili nelle grandi città e gli ambientalisti chiedono misure drastiche, comprese forti limitazioni nella circolazione automobilistica, in grado di arginare un fenomeno ritenuto altamente dannoso per la salute dei cittadini. Dopo Monaco di Baviera, si è saputo che anche Stoccarda ha già oltrepassato i limiti di inquinamento consentiti dall'Unione europea. E per questo vengono presentati ora i primi ricorsi in tribunale da parte di organizzazioni ambientaliste e privati cittadini con la richiesta alle autorità comunali e regionali di adottare misure urgenti per garantire il rispetto dei limiti imposti dalla Ue.
A Monaco lo ha fatto Deutsche Umwelthilfe, una delle principali organizzazioni schierate in Germania a difesa dell'ambiente. A Stoccarda due cittadini hanno annunciato la stessa cosa per i prossimi giorni. In base alla nuova normativa Ue in vigore dall'inizio di quest'anno il limite massimo di inquinamento consentito - 50 microgrammi di polveri sottili per metro cubo di aria - può essere superato per non più di 35 giorni all'anno. A Monaco e Stoccarda tale numero di giorni è stato oltrepassato già nei primi 3 mesi dell'anno, mentre altre grandi città - Berlino, Duesseldorf, Francoforte - si stanno rapidamente avvicinando al superamento del limite consentito dalla Ue.
Verdi e ambientalisti sono sul piede di guerra, e negli ultimi giorni hanno moltiplicato e inasprito le richieste di provvedimenti radicali, fra cui l'applicazione di filtri speciali antinquinanti alle auto diesel e la limitazione nella circolazione di automobili e mezzi pesanti nel centro delle città. Non sono pochi quelli che suggeriscono l'impiego di auto elettriche che, oltre a non inquinare, per le loro piccole dimensioni fanno guadagnare spazio prezioso in termini di parcheggio in città. Contro eventuali divieti di circolazione nei centri urbani si è schierata la Federazione dei commercianti al dettaglio. «Tali divieti - ha detto il presidente Holger Wenzel - non sono uno strumento adeguato per migliorare la qualità dell'aria nei centri delle citta». Oltre al fatto, ha aggiunto, che danneggiano l'occupazione e i consumi, aspetti importanti per la ripresa economica nel paese.
Contrario a eventuali blocchi della circolazione nei centri urbani anche il presidente della Spd Franz Muentefering, secondo il quale si possono trovare «altre soluzioni» al problema, che non è comunque da sottovalutare. La determinazione degli ambientalisti nel combattere l'inquinamento da polveri sottili sembra essere supportata da studi scientifici, che in questi giorni vengono riproposti all'attenzione dei tedeschi. Secondo il professor Wichmann, responsabile del Centro di ricerca per l'ambiente e la salute di Monaco di Baviera, le polveri sottili in alta concentrazione e con un'azione inquinante duratura possono accorciare di 9 mesi l'aspettativa di vita. Uno studio dell'Ue - sottolineando i problemi e le malattie che le polveri possono provocare, quali cancro, asma, bronchiti, infiammazioni varie - ha appurato che ogni anno nella Ue 310.000 persone muoiono per le conseguenze di un tale inquinamento dell'aria, dei quali 65.000 in Germania.