Troppi ritardi sull´inceneritore
Vertice in Comune: in Provincia fermo il piano rifiuti. Incontro tra Chiamparino, Saitta, assessori e capigruppo della maggioranza
12 April, 2005
<b>L´ultimo via libera al termovalorizzatore è già un caso politico
Rifondazione vuole più informazioni sui siti del Gerbido e di Ivrea
GINO LI VELI </b>
Rischia di essere, per il centrosinistra, senza un segnale chiaro, una questione esplosiva nelle prossime elezioni del 2006. La partita inceneritore continua a ristagnare (ai ritmi attuali l´ultimazione è prevista non prima della fine del 2010) e ieri mattina il sindaco Sergio Chiamparino e il presidente della Provincia Antonio Saitta, con i vari assessori coinvolti (Marco Calgaro, Paolo Peveraro per la città, Angela Massaglia per la Provincia) e alcuni capigruppo di maggioranza (i diessini Stefano Esposito e Beppe Borgogno, Alessandro Altamura e Domenico Mangone per la Margherita) si sono incontrati a Palazzo Civico per cercare di accelerare la questione. Il nodo da sciogliere, in questo, momento è in Provincia. Dopo l´approvazione, in giunta, del nuovo piano dei rifiuti, il documento non è ancora approvato in Consiglio. Forse per evitare le critiche di Rifondazione, Comunisti italiani e Verdi che sul piano hanno più di un dubbio, in particolare Rifondazione che al problema dedicherà la sua nuova riunione della segreteria provinciale di domani. Le perplessità riguardano la quantità dei rifiuti da incenerire (700 mila tonnellate) nell´impianto del Gerbido e in quello, ancora da individuare la sede, nell´Eporediese, dopo aver raggiunto il 50 per cento di raccolta differenziata. Senza l´approvazione del piano, non si può affidare la progettazione a Trm, la società pubblica che dovrà gestire il termovalorizzatore. Per assolvere questo impegno, occorrono nove- dieci mesi. Successivamente si dovrà riunire la conferenza dei servizi, per concedere l´autorizzazione al via dei lavori, che senza ulteriori intoppi, non può che avvenire nell´estate del prossimo anno. Quindi dopo la campagna elettorale per il Comune e per le Politiche, con il rischio che sia un tema di profonda lacerazione tra i partiti del centrosinistra. E con la possibilità che la questione rifiuti, come più volte ha ricordato il vicesindaco Marco Calgaro, si trasformi in un´emergenza, come è successo qualche mese fa in Campania. L´utilizzo della discarica di Basse di Stura è stata prorogata fino al giugno 2005, con la richiesta del Comune alla Provincia di altri quattro anni di attività.
Di tutti questi nodi da sciogliere si è discusso ieri, con qualche piccolo passo avanti non in grado però di rappresentare l´attesa svolta da chi ritiene fondamentale la costruzione dell´inceneritore (nella zona del Gerbido non si sono avuti contraccolpi con il voto del 3 e del 4 aprile). Ufficialmente non è ancora previsto un dibattito, che si annuncia difficile, in Consiglio provinciale: c´è una richiesta (Ds, Margherita e Sdi) per il 19 aprile ma non c´è ancora un atto ufficiale. Il Comune , ieri, ha invece preso l´impegno di accelerare le procedure burocratiche per cambiare lo statuto di Trm, di cui ha gran parte delle quote, entro il 2 maggio. In questo modo la società guidata da Fabrizio Zandonatti e con l´ex assessore Bruno Torresin come amministratore delegato, sarebbe formalmente in grado di ricevere l´incarico per progettare il termovalorizzatore al Gerbido, dopo il via libera della Provincia al piano rifiuti.