«Sto facendo rispettare gli accordi»
13 April, 2005
«La proroga per il funzionamento della discarica di Basse di Stura potrà essere concessa solo con la certezza che sia possibile l’affidamento a Trm della costruzione dell’inceneritore». Antonio Saitta, presidente della Provincia, fa questa premessa prima di analizzare i motivi che hanno spinto la sinistra radicale ad abbandonare l’aula.
Presidente, Rifondazione, Pdci e Verdi chiedono di sospendere l’iter di approvazione del nuovo piano. Che cosa risponde?
«Venerdì è convocata una riunione di maggioranza e in quella sede credo sia possibile trovare dei punti di mediazione coerenti con il programma, sottoscritto da tutti i partiti, sottolineo da tutti i partiti, che prevede la costruzione di un inceneritore al Gerbido e di un secondo a Nord di Torino».
Dunque, nessuna sospensione?
«In questi mesi ho lavorato per cercare di mettere d’accordo le posizioni di Torino con quelle degli altri Comuni. Sono stati fatti notevoli passi avanti. La riunione dell’altro giorno serviva a coordinare i tempi per l’approvazione del nuovo statuto di Trm da parte del Consiglio comunale torinese. Un documento che ci permetterà di arrivare non solo all’approvazione del piano aggiornato ma anche di una delibera con le prescrizioni che Trm dovrà rispettare per costruire l’impianto. Si tratta di criteri che vanno incontro alle esigenze degli enti locali».
Quali sono queste prescrizioni?
«Si va dalla realizzazione dello svincolo sulla tangenziale alla concessione di fondi per finanziare i controlli che le comunità locali vorranno affidare a soggetti terzi; dal finanziamento delle verifiche della situazione ambientale prima della costruzione dell’inceneritore, le uniche che permettano poi seri controlli di sicurezza, al funzionamento del sistema delle compensazioni».
Niente da rimproverarsi?
«Se i nostri atteggiamenti hanno fatto intravedere a qualcuno la volontà di realizzare una diarchia me ne dispiaccio e non mi presterò più a simili operazioni. Detto questo l’aggiornamento del piano nasce da un programma condiviso e firmato che ha portato la sinistra alternativa al governo della Provincia. La discussione è in corso ma gli accordi sono sacri»