I rifiuti produrranno idrogeno
SETTIMO TORINESE SARA’ UTILIZZATO L’UMIDO E L’ORGANICO DELLA RACCOLTA «PORTA A PORTA
18 April, 2005
<b>Novità in vista dopo l’inaugurazione dell’impianto
Nadia Bergamini</b>
Una ne pensa e cento ne fa. Non si è ancora consumata l'eco dell'inaugurazione, avvenuta ieri mattina alla presenza delle autorità (sindaco di Settimo, presidente di Asm, politici provinciali e nazionali) di «Primo Settimo», il primo impianto italiano ad idrogeno estratto dal sole, capace di produrre energia elettrica, termica e frigorifera, rendendo completamente autosufficiente una palazzina uffici di quattro piani dove lavorano 180 persone, che già, Asm, l'azienda multiservizi cittadina, con il pallino dell'innovazione, è pronta a presentare un nuovo ed originale progetto.
Questa volta l'idrogeno però verrà estratto dai rifiuti, in particolare dall'umido-organico.
«Partendo dall'esperienza del compost di Borgaro, - spiega Raffaele Pace, uno degli amministratori di Asm - impianto prossimo alla saturazione e alla chiusura per un check up completo, abbiamo pensato di ritirare noi dall'anno prossimo, quando in città approderà la raccolta porta a porta, i rifiuti e utilizzando le microturbine di "Primo Settimo" arrivare all'estrazione di un "singas", ossia un gas di sintesi, che contiene metano e appunto idrogeno».
Il progetto è ovviamente ancora nella sua fase preliminare e sono ancora in corso le verifiche autorizzative, la cosa certa è che l'iniziativa può funzionare e che Pianeta, società all'avanguardia del gruppo Asm, già creatrice di «Primo Settimo» ed impegnata nella realizzazione delle prime olimpiadi all'idrogeno, è in grado di portare a termine anche questa tecnologia.
Il funzionamento dell'impianto sarà garantito da una speciale macchina di gassificazione che unita alle microturbine andrà a ricavare l'idrogeno necessario per produrre energia elettrica e termica. «Energia pulita, dunque, ricavata da fonti rinnovabili, che verrà poi messa in rete - prosegue Pace - utilizzata direttamente da noi o venduta, mentre l'acqua calda andrà ad alimentare la nostra rete di teleriscaldamento. La vendita dell'energia e il ritiro dei rifiuti ad un prezzo inferiore da quello di mercato fa sì che il sistema che vogliamo creare sia economicamente sostenibile». E chiarisce ancora: «La raccolta differenziata è ormai una scelta obbligata da cui non si può prescindere. Bisogna però ricordare che il sistema genera costi aggiuntivi».
Con il nuovo impianto la città di Settimo acchiapperebbe due piccioni con una fava. «Il ritiro dell'umido risolverebbe il problema di quel genere di rifiuti - conclude Pace - mentre la trasformazione in energia sarebbe economicamente vantaggioso. Cerchiamo di portare l'innovazione partendo sempre dai problemi reali del nostro territorio e valutando le soluzioni più idonee e tecnicamente fattibili».