Incentivo motorini, rischio caos
Polemica sugli stanziamenti del governo per rilanciare gli acquisti delle due ruote: non sono stati vincolati alla demolizione dei veicoli più vecchi
19 April, 2005
<b>L´assessore al ministro: "Nessun premio senza una rottamazione"
Si teme che aumentino i veicoli circolanti e l´inquinamento. Dario Esposito: "L´esigenza primaria è quella di combattere le polveri"
MASSIMO LUGLI </b>
«Ci aspettavamo un provvedimento inefficace ma non addirittura dannoso. Questi incentivi non servono a combattere l´inquinamento ma, al contrario, renderanno ancora più difficile gestire le città». Parole durissime quelle di Dario Esposito, l´assessore all´ambiente che ieri mattina, appena lette le prime note di agenzia sui cosiddetti ecoincentivi per i cinquantini, ha preso carta e penna e ha scritto una letteraccia al ministro Altero Matteoli.
Ma cos´ha che non va il "regalo" di 250 euro a chi vuole abbandonare il suo vecchio rottame e passare a un cinquantino "Euro Due» che inquina novanta volte di meno? «Il problema è che gli incentivi non sono legati alla rottamazione dei vecchi ciclomotori ma solo all´acquisto - spiega l´assessore Esposito - quindi, visto che nessuno butterà via il vecchio motorino ma lo venderà o, al limite, lo regalerà a qualcuno (sempre che non se lo tenga) avremo un enorme aumento dei mezzi a due ruote in circolazione: quelli vecchi, super inquinanti e quelli nuovi più puliti». Anche la cifra stanziata dal Governo (25 milioni di euro, sempre che la Corte dei Conti non abbia qualcosa da ridire) sembra «irrisoria». «Solo per la città di Roma ci vorrebbero almeno 50 milioni» aggiunge Dario Esposito. Quanto agli incentivi della Regione, i quattro milioni di euro stanziati dalla giunta Storace e legati a un farraginoso meccanismo di gare d´appalto delle case costruttrici, nessuno ne sa ancora nulla e bisognerà aspettare le decisioni della nuova compagine guidata da Piero Marrazzo. Ma sono sempre spiccioli.
Ma a questo punto è meglio far parlare i numeri. A Roma, secondo il Ministero dei Trasporti, circolano 389.691 ciclomotori (stiamo parlando solo dei cinquantini). La capitale è in testa alla top-ten delle città seguita da Milano (342.332) e Napoli (295.699). Dati importanti, nonostante la brusca conversione del mercato al targato, dopo la legge sul casco obbligatorio. Quanti sono i cinquantini "Euro Zero"? «Almeno il 70 per cento del parco circolante - risponde Claudio De Vitis, responsabile del settore moto dell´Ancma, l´associazione dei costruttori, che ammette tra l´altro che - il provvedimento del Ministero, così com´è concepito, non sembra il massimo della razionalità». Quindi almeno 280-300 mila motorini euro zero a 2 tempi (quelli a quattro tempi sono quasi tutti di moderna concezione e già Euro 2) in giro per la capitale. Ogni ciclomotore di questo tipo inquina quanto 50 auto non catalizzate e 9 vetture di ultima generazione. Mandarli in pensione sarebbe un passo decisivo nella battaglia all´inquinamento ma senza la rottamazione, secondo l´assessore Esposito, gli incentivi non hanno senso. E il motorino, con la sua meccanica semplicissima, è per sua natura un mezzo estremamente longevo.
I romani (come tutti gli altri) dovranno aspettare almeno il mese di maggio prima di andare dal concessionario. Va ricordato che l´incentivo non fa distinzione tra motori a quattro o a due tempi e che riguarda tutti i ciclomotori dell´ultima generazione. Scooterini nuovi fiammanti che andranno a far compagnia ai vecchi, inquinantissimi, "veterani". Tutti in strada, appassionatamente.