Parigi verso la Ztl e zone pedonali
"Soluzioni più romane che londinesi"
04 May, 2005
Parigi verso ulteriori riduzioni del traffico automobilistico.
E’ in preparazione al comune di Parigi il nuovo piano della mobilità, che sarà presentato e discusso con le categorie sociali dopo l’estate.
Alcune misure di cui si sta occupando l’assessore al traffico Denis Baupin dovrebbero essere messe in atto nel giro di due anni. Si tratta per esempio della trasformazione in pista ciclabile di una corsia dei lungo Senna, della messa a doppio senso dei boulevards che circondano a nord la zona centrale, della restrizione delle carreggiate di alcune strade per allargare i marciapiedi, della semipedonalizzazione delle zone attorno alle Halles e al Louvre e della riduzione della velocità in centro a 30 kilometri all’ora. L’operazione “Parigi respira”, che blocca il traffico in certe zone la domenica, sarà estesa ad altri giorni alla settimana.
In prospettiva 2010 l’idea è quella di limitare il traffico in centro escludendo i non-residenti con un sistema di telecamere analogo a quello in vigore a Roma e in altre città italiane. (Attualmente la circolazione è comunque scoraggiata dalle tariffe differenziate della sosta, più salata per i non residenti.)
Le anticipazione giornalistiche hanno provocato le proteste della lobby automobilistica che ha evocato lo spettro di una capitale pedonalizzata e “bobo-izzata” cioè dominata dai cosiddetti bourgeois-bohemiens, i ceti medi “ecologisti” che votano per i Verdi e i socialisti.
L’assessore al traffico ha replicato che già oggi la maggioranza degli spostamenti tra periferia e centro avvengono coi mezzi pubblici.
E’ stata invece almeno per il momento scartata (dallo studio Mva lo stesso che ha realizzato il pedaggio a Londra) l’ipotesi del pedaggio alla londinese che non sarebbe adatta alla realtà parigina.
(Abbiamo una scala e una densità del centro ancora