Monviso illuminato?/3: la Regione Piemonte interviene
Quasi un veto dagli uffici regionali al superfaro notturno. La lettera alla Comunità Montana
05 May, 2005
Ecco il testo della lettera della Regione alla Comunità Montana, reso noto da Pro Natura.
Il 27 aprile 2005 la Regione Piemonte ha risposto con una lettera indirizzata alla Comunità Montana Valle Po, presieduta da Aldo Perotti, in cui si ingiunge di verificare la compatibilità rispetto agli obiettivi di conservazione del sito “Gruppo del Monte Viso e Bosco dell’Alevé”. Riportiamo il contenuto della lettera:
«Il Settore Pianificazione Aree protette è venuto a conoscenza del progetto di codesta Comunità Montana di illuminare il Monviso durante i Giochi Olimpici invernali del 2006.
In merito all’intervento in oggetto si fa presente quanto segue: il “Gruppo del Monte Viso e Bosco dell’Alevé” è un Sito di Importanza Comunitaria (codice IT1160058), individuato ai sensi delle Direttive comunitarie per la conservazione della biodiversità, 92/43/CEE (“Habitat”) e 79/409/CEE (“Uccelli”) per la costituzione della Rete Natura 2000.
Ai sensi del DPR 357/97, attuativo della Direttiva Habitat, modificato dal DPR 120/03, qualsiasi piano o progetto, non direttamente connesso e necessario al mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat presenti nel sito, ma che può avere incidenze significative sul sito stesso, deve essere assoggettato alla procedura di valutazione d’incidenza, ai fini di valutare i principali effetti che tale piano od intervento possa avere sui siti, tenuto conto degli obiettivi di conservazione dei medesimi.
Pertanto, in considerazione dei possibili impatti negativi che l’intervento prospettato può esercitare sul SIC “Gruppo del Monte Viso e Bosco dell’Alevé” si invita codesta Comunità Montana, in qualità di proponente dell’intervento in oggetto, a verificarne la compatibilità rispetto agli obiettivi di conservazione del sito stesso, ai sensi dell’art. 6, commi 3 e 4, del DPR 120/03.
La procedura di Valutazione di Incidenza sarà avvita dal Settore scrivente a seguito di istanza formale da parte della Comunità Montana proponente dell’intervento, che presenterà idonea documentazione progettuale così come previsto dall’allegato G del DPR 357/97.
Giova infine ricordare che la legge regionale n. 31/2000 “Disposizioni per la prevenzione e lotta all’inquinamento luminoso e per il corretto impiego delle risorse energetiche”, considera inquinamento luminoso ogni forma di irradiazione di luce artificiale al di fuori delle aree a cui essa è funzionalmente dedicata, e in particolar modo verso la volta celeste; parimenti definisce inquinamento ottico qualsiasi illuminamento prodotto dagli impianti di illuminazione su oggetti e soggetti che non è necessario illuminare.»