Smog, la Provincia si sostituirà ai Comuni - da La Stampa del 15.05.2005
Inquinamento. La promessa del Presidente di Palazzo Cisterna è arrivata a margine della trasmissione "Ambiente Italia" andata in onda da Piazza Castello
16 May, 2005
Saitta: sulle targhe alterne decideremo noi per tutti, basta con la confusione di divieti e orari
«Targhe alterne? La parola d’ordine dell’inverno 2005 sarà “mai più confusione”. Fine cioè dei balletti sui Comuni che si sfilano all’ultimo momento, e anche degli orari a scacchiera che tanto hanno fatto infuriare gli automobilisti».
La promessa arriva dal presidente della Provincia Antonio Saitta che dice di pretendere «una stagione fredda all’insegna della chiarezza» in materia di lotta allo smog. Il numero uno di Palazzo Cisterna annuncia la nuova linea - che semplificherà non poco la vita ai cittadini di Torino e cintura - in una giornata già dedicata all’ambiente. Ieri alle 14,30, infatti, in piazza Castello i vertici di «Environment Park» hanno presentato al sindaco Chiamparino, alla presidente della Regione Bresso e, appunto, a Saitta, il primo scooter a idrogeno studiato e prodotto dai propri ricercatori. Il motorino (che fra i suoi collaudatori eccellenti ha avuto sia i rapprsentanti degli enti locali sia il presidente della Camera di Commercio Alessandro Barberis) è stato anche protagonista di una diretta di «Ambiente Italia».
E mentre sia Chiamparino sia Bresso si informano sui tempi della messa in produzione del ciclomotore, Saitta annuncia la nuova linea della Provincia al capitolo targhe alterne: «Non possiamo più permetterci di navigare a vista come è avvenuto lo scorso anno - dichiara il presidente della Provincia - e questo significa che per il prossimo inverno dovrò applicare quei poteri sostitutivi più volte minacciati e mai finora esercitati sul serio nei confronti dei sindaci inadempienti».
Saitta pronuncia queste parole a pochi metri dal sindaco Chiamparino che accoglie la notizia con un sorriso: «Non possiamo che essere soddisfatti se il quadro porterà a una maggiore chiarezza». Saitta spiega che non vuole «metterla sul politico» e che «il massimo sarebbe arrivare a un meccanismo automatico». E scende nei dettagli: «L’ideale sarebbe fissare un tetto in termini di inquinamento. Oltrepassata una precisa soglia, dovrà scattare un piano già prefissato: comprendente sia la rosa dei Comuni che aderiscono al blocco, sia gli orari. Si farà così per ragioni pratiche, qui non c’entrano nulla le lotte di potere: l’emergenza si gestisce con rapidità e omogeneità».
E quando qualcuno ricorda al sindaco Chiamparino la «lite» con la Provincia proprio sugli orari legati alle targhe alterne (sotto la Mole il divieto terminava un’ora prima) il primo cittadino ribadisce che quello scarto andrebbe mantenuto: «Perchè in questo modo i pendolari che escono dagli uffici a Torino hanno tutto il tempo di rincasare nei Comuni della cintura, perchè lì la circolazione riprende trenta minuti dopo».
E come saranno i provvedimenti anti-smog nel 2005 durante il periodo olimpico? Ci saranno moratorie? Oppure si circolerà a tutti i costi anche se l’aria, a febbraio, uno dei mesi a rischio, diventerà irrespirabile? «Dobbiamo studiare a fondo il piano anti-smog legato alle settimane dei Giochi - ha risposto il sindaco - perchè il traffico in quel periodo sarà molto diverso da quello dei giorni qualunque. Buona parte del centro storico sarà infatti completamente chiuso alle auto, mentre nei grandi viali ci saranno le corsie riservate al movimento della “famiglia olimpica”. Ecco perchè c’è bisogno di un piano speciale».
Emanuela Minucci