Ecco i bimbi \"consumascarpe\"
Gli alunni della Ricardi di Netro vanno a piedi a scuola legati a una corda. Diverse le "fermate" previste con 3 itinerari A seguire gli scolari una mamma volontaria
17 May, 2005
TIZIANA CATENAZZO
Pedibus, a piedi. I bambini della elementare Ricardi di Netro hanno dato il via da pochi giorni a una singolare iniziativa: vanno a scuola a piedi. Non si fanno ‘scortare´ in macchina da mamma o papà, ma si ritrovano con altri bambini lungo tre diversi percorsi, in punti prestabiliti: le fermate. Ad ogni fermata, bambini si aggregano ad altri bambini, ‘allacciandosi´ a una corda. Il capo cordata, un genitore o un volontario di Legambiente. La Ricardi di Netro è in pieno centro, in via Valfré (dietro la caserma Cernaia) e la mappa di Pedibus prevede tutte le mattine tre diversi itinerari: il primo è il percorso dei Bucacalzetti, con ritrovo alle 8.15 in via Manzoni angolo via Garibaldi e due fermate (all´angolo con corso Cernaia, e in corso Vinzaglio angolo via Valfrè); il secondo, degli Storciginocchia, da corso Siccardi angolo via Bertola alle 8.15; il terzo è quello più lungo, dei bambini che abitano più lontano da scuola, i Consumascarpe: partono alle 8.10 in corso Vittorio angolo via Avogadro. «La cosa principale – spiega una delle mamme organizzatrici, Luisa Mazzi – è trasmettere ai genitori che si può non usare la macchina per portare i bambini a scuola; ai bambini, invece, che esistono altri modi per muoversi. I bambini inoltre appartengono a classi diverse, e quindi ‘Pedibus´ è una maniera utile a socializzare, per loro, oltre che per i genitori che al mattino li portano alle fermate: noi speriamo che gli studenti riescano a fare propria questa esperienza, e che magari si trasformi in una consuetudine che manterranno fino alle medie, quando non avranno più bisogno degli adulti. Chissà, magari Pedibus si estenderà anche ad altre scuole». L´ambientalista Paolo Hutter: «Ci sono già state altre esperienze in altre città, e noi tenevamo molto che tali buone pratiche arrivassero anche a Torino. Sarebbe opportuno che sia gli enti locali con l´ufficio scolastico regionale facessero un ‘piano´ cittadino, attorno a Pedibus, che crea non solo percorsi di autonomia dei ragazzi ma migliora la qualità degli spazi intorno alla scuola e nel quartiere, in un´ottica più attenta alle esigenze dei ragazzi e meno a quelle degli automobilisti».