LETTI PER VOI - Dall’idrogeno al biogas l’auto s’inventa il futuro
Per le fuel cell esiste una tecnologia avanzata ma restano molti problemi da superare, a cominciare da quello dei rifornimenti. La Svezia è leader in Europa nel settore dei carburanti alternativi - da La Stampa del 09.06.2005
09 June, 2005
IL maxi-serpentone dello scorso weekend, «centinaia e centinaia di chilometri» come hanno enfatizzato giornali, radio e tv, è stato un blocco biblico che ha confermato la scandalosa inadeguatezza di un sistema viario sostanzialmente immutato da un quarto di secolo. Soltanto meno nuovo ed efficiente di ieri, con 172 cantieri autostradali da Torino a Palermo, compresi quelli abbandonati da anni sulla Salerno-Reggio Calabria, mentre il parco circolante italiano è passato dagli 11,1 milioni di unità del ‘70 ai 24,4 milioni di venti anni fa fino agli odierni 38,3 milioni, oltre a 4,6 milioni di motocicli. Un colossale ingorgo spazio-temporale, che sputa nell'atmosfera tonnellate di inquinanti di vario tipo.
Non consentire ai veicoli di arrivare a destinazione rapidamente e spegnere i motori è il metodo migliore per ammorbare l'aria che tutti respiriamo. Si aggiunga che, pur non essendo la prima fonte di inquinamento, la motorizzazione continua a crescere (dai 326 veicoli a motore circolanti in Italia e 3mila in Francia nel 1900 si è passati ad un parco mondiale di 880 milioni) affiancando alle sacrosante preoccupazioni per i livelli di emissioni quelle relative alle risorse energetiche. Perché l'incremento della motorizzazione mondiale è destinato a continuare: secondo l'autorevole OECD, l'Organismo della cooperazione e sviluppo economico (http://www.oecd.org) che raccoglie una trentina dei Paesi più evoluti del Pianeta, nei prossimi trent'anni assisteremo ad un incremento dei veicoli circolanti fino a 1,62 miliardi di unità: mezzo miliardo in più in Cina e India, altri 240 milioni nel resto del mondo.
Secondo previsioni cautelative le riserve petrolifere del Pianeta sono garantite per almeno un'altra quarantina d'anni (e altrettanti molto probabili per buona parte delle industrie petrolifere), abbiamo dunque davanti a noi, al massimo, un'ottantina di anni per approdare al «dopo-petrolio». Scienziati e industrie sono impegnati nella ricerca e nello sviluppo di carburanti e tecnologie alternative, passando dalle varie soluzioni ibride per poi approdare, salvo robusti e clamorosi cambiamenti di rotta, alle celle a combustibile.
Oltre alla partnership tecnologica fra General Motors e DaimlerChrysler, sono incoraggianti gli accordi e le sintonie di Ford col Governo canadese e di Toyota col Ministero dei Trasporti giapponese. In Europa, Bruxelles ha previsto finanziamenti di supporto alla ricerca non solo per i veicoli, ma soprattutto per la filiera di fabbricazione e distribuzione dell'idrogeno, che resta il freno maggiore alla diffusione delle fuel cell.
Emblematici in questo caso i risultati dell'annuale Eco-marathon Shell, svoltasi sul circuito francese di Nogaro il 20 e 21 maggio: 227 i partecipanti (per lo più progetti di università e politecnici, con pochissimi italiani in gara) che dovevano effettuare in un tempo massimo di 50'34", cioè a circa 30 km/h di media, 7 giri del circuito, pari a 25,272 km, consumando il meno possibile. Peso minimo del pilota (di almeno 13 anni) 45 kg, con zavorra se più leggero. Alla fine, con 127 concorrenti classificati, per la prima volta un veicolo azionato da una pila a combustibile ha fatto meglio dei mezzi spinti dai carburanti tradizionali (benzina, Diesel, elettricità, ecc.). E’ un «microsiluro» a tre ruote lungo meno di due metri, col pilota «coricato» all'interno, il Pac-Car II (http://www.paccar.ethz.ch/) realizzato dall'ETH, il politecnico di Zurigo), che ha realizzato una percorrenza equivalente a 3.836 km/litro. Seconda l'Università di Tolosa con un prototipo a benzina (2.560 km/l) e terzo un liceo di Nantes (benzina, 2.385 km/l). Il record del 2004 era di 3.410 km/l.
Ma in margine alle esibizioni c’è chi già sperimenta sul campo sistemi di trazione alternativa. In Europa la Svezia è leader: Volvo ha lanciato, con le autorità di Goteborg, il progetto «Biogas Cities» per promuovere veicoli alimentati a gas e la tecnologia del biogas (la Fiat Punto Natural Power a benzina-metano è stata appena eletta dagli automobilisti ecologici svedesi miglior auto per l’ambiente) e Saab ha già introdotto la nuova 9.5 Biopower alimentata a etanolo.