E piazzale Valdo Fusi apre alle prime auto
Da domenica disponibili 300 posti nel parcheggio-cantiere
03 December, 2003
LA prima sensazione strana, entrando nella pancia del parcheggio di piazzale Valdo Fusi, è la più totale assenza dell’odore di vernice. Eppure, di solito, quando i giorni dell’inaugurazione si avvicinano, è quello il segnale di benvenuto. «E’ giusto che sia così - spiega il direttore dei lavori Giuseppe Dasso - domenica il parcheggio aprirà, ma senza clamori».E’ come un regalo senza fiocco, fatto dalla giunta agli automobilisti torinesi stressati dal traffico natalizio cui si aggiungono i cantieri del metrò. Linea 1 della sotterranea più shopping di Natale, uguale parcheggio di Valdo Fusi aperto, straordinariamente, per metà (300 posti auto su 676), al prezzo politico di 50 centesimi l’ora. Nonostante manchi ancora una mano di vernice, nonostante lo scenario sia all’insegna del cemento grezzo, che può apparire una scelta dell’architetto internazionale: «Giusto per favorire un minimo di rotazione - spiega l’assessore Sestero soddisfatta di essere riuscita nell’operazione - altrimenti le auto si sarebbero bloccate là sotto per mesi e ne avrebbero beneficiato davvero in pochi».Sembrava non dovesse arrivare mai la giornata del parcheggio vero e non più immaginato sul piano urbano del traffico, nelle viscere del piazzale che sta di fronte alla Camera di Commercio. E, invece, pazienza se ancora ieri sulle rampe d’accesso di Cavour pioveva acqua a pentolate e gli operai dovevano ancora sistemare le paline dei sensi unici e della velocità massima: «Per domenica sarà tutto pronto, dal punto di vista tecnico questi 300 posti saranno perfettamente utilizzabili, confortevoli e sicuri» garantisce il direttore della Gtt. L’estetica può attendere, insomma, e anche gli altri 300 posti che saranno aperti soltanto a giugno, dopo tre anni e mezzo di lavori in corso, un paio di interpellanze sui lavori bloccati già nel 2001, e decine di lettere e telefonate sottoscritte da cittadini irritati «per un cantiere che procede a passo di lumaca». Ma se il decòr è ridotto all’osso, immaginate il valore surreale di un gigantesco albero di Natale ancora spoglio di addobbi, sistemato in corrispondenza della prima rampa di via Cavour, circondato da betoniere, pale e picconi: «E’ un piccolo segnale d’augurio per i nostri clienti - raccontano gli uomini di Gtt - già devono sistemare l’auto in un garage dall’aspetto provvisorio, almeno che si cerchi di renderlo il più accogliente possibile». Ma se la musica della filodiffusione non sarà in funzione già da domenica 7 dicembre, tutto il resto, dal punto di vista tecnologico, risulterà supercollaudato: «Saranno in funzione sia il sistema di videosorveglianza sia quello di allarme, soltanto le cosiddette funzioni accessorie potranno attendere». Come potranno attendere anche i muri colorati con tinte diverse (per ricordare agli automobilisti dove hanno lasciato la vettura), le rose o altri romantici simboli destinati a segnalare i posti riservati alle donne : i più vicini alle uscite e i più favoriti dall’illuminazione. L’importante, per ora, è che si veda la cosiddetta «uscita dal tunnel». Il primo faticoso raccolto di posti sotterranei, dopo tre anni abbondanti di scavi, polvere e disagi, soltanto parzialmente bilanciati dal via libera alla sosta sul secondo tratto di via Roma. Ci sono stati giorni decisamente non facili per il parcheggio Valdo Fusi. Giorni in cui la giunta Castellani cominciava a non credere più in un progetto osteggiato dagli ambientalisti e anche da parte della maggioranza (come dimenticare le polemiche di Silvio Viale dei Verdi e di Mariangela Rosolen dei Comunisti italiani, e Giovanni Porcellana dei Popolari contro «un’opera faraonica»?) e giorni in cui i lavori subirono un grave impasse. Poi il Comune fece la voce grossa con la ditta appaltatrice e i direttori dei lavori furono sostituiti con personale Gtt. Il risultato è che, rispetto ai tempi scritti sul vecchio Piano urbano del traffico, l’opera è indietro di sei mesi (doveva essere conclusa questo dicembre invece lo sarà nel giugno 2004), mentre per la sistemazione superficiale, un complesso gioco di giardini e fontane, con al centro un’«orangerie», si dovrà attendere forse anche l’autunno del prossimo anno. La spesa è stata consistente: 10,5 milioni di euro, ma l’esborso per i sotterranei in centro, da parte della giunta Chiamparino, è tutt’altro che terminato. Restano da realizzare - e saranno entrambi pronti per il 2006 - sia il parcheggio di piazza San Carlo sia quello di piazza Vittorio. Anche lì non si è trattato di battaglie facili, e, secondo gli ambientalisti, la partita è ancora tutta da giocare: «Ci incateneremo al Caval’d Brons» ammoniscono loro. «Giusto perchè in quella piazza non ci sono alberi» ribatte un assessore che chiede cortesemente l’anonimato.