«In bici contro lo smog»
Dal Misticoni l’idea di un sistema di piste ciclabili - da Il Messaggero del 03.07.2005
04 July, 2005
Non piste ciclabili, ma un sistema di piste ciclabili: solo creando una rete di ”vasi comunicanti” Pescara può davvero puntare ad abbattere l’inquinamento rilanciando la mobilità sulle due ruote a pedali.
E’ la proposta rilanciata in questi giorni dagli studenti del liceo artistico “Misticoni” che hanno partecipato al corso per discipline plastiche, in particolare, gli alunni delle classi Seconda C, Terza C e Quarta B coordinati dal professor Gianfranco Marchetti. I ragazzi curano la rivista ”Artemostre 360°” dedicata alle grandi mostre e ad iniziative nazionali ed internazionali dedicate al mondo dell’arte. Nell’ultimo numero pubblicato, maggio-giugno 2005, c’è un articolo dedicato al tema della mobilità che appunto sostiene l’urgenza, più che la necessità, di disegnare sul reticolato stradale di Pescara un percorso ciclabile ben più esteso dell’attuale e che non si limiti al parco fluviale o alla riviera o alla strada parco. «Una griglia di percorsi costruito sulla base di un vero piano regolatore, che coinvolge strade principali e secondarie - si legge nell’intervento del professor Marchetti - con luoghi di sosta e servizi di assistenza, funzioni integrate dal verde urbano con isole pedonali». Un progetto del quale l’assessore Armando mancini è al corrente e che, col supporto dei tecnici e dei consulenti comunali, si sta cercando di concretizzare senza però metterlo in conflitto con la normale viabilità ovverocon i percorsi più trafficati dalle automobili. Per cambiare strategia e gettare oggi le fondamenta per una mobilità ecologica alternativa occorre però approfittare degli interventi di riqualificazione di molte strade cittadine, sostengono gli studenti del Misticoni, e prevedere la realizzazione di corsie riservate ai ciclisti. «In questo senso è stato fatto poco - si legge nella nota - ed in particolare si è persa una grossa occasione in via Fabrizi: i marciapiedi sono molto larghi e avrebbero potuto accogliere una pista ciclabile per collegare il centro con il lungofiume».