Lotta allo smog, pronto il piano
Palazzo Thun aspetta l´ok, la Provincia prende tempo
03 December, 2003
Di DANIELE BATTISTEL Le precipitazioni di questi giorni hanno allontanato, almeno per il momento, l´emergenza polveri fini. Il problema, però, è solo rinviato. Lo sanno bene i tecnici dell´Appa, l´Agenzia per la protezione dell´ambiente, che per mesi hanno tenuto nei loro cassetti un progetto su scala provinciale per combattere l´inquinamento agli inquinanti prodotti dal traffico automobilistico. Ieri il piano, la cui filosofia di base richiama alla necessità che tutto il territorio faccia fronte comune nella battaglia contro lo smog, è stato presentato all´assessore all´ambiente della Provincia Mauro Gilmozzi, ai sindaci e agli amministratori comunali della Valle dell´Adige, della Rotaliana, del Basso Sarca e della Valsugana. In pratica, le aree di fondovalle in cui il pericolo inquinamento è più elevato. Come preannunciato qualche giorno fa, prevede l´individuazione di un territorio (che va da Riva, passando per Ala, Rovereto, Trento, Mezzolombardo, Pergine e Borgo) all´interno del quale, superata per 5 giorni la soglia dei 50 microgrammi di Pm 10 per metro cubo scatterà il blocco al traffico per i vecchi motori diesel immatricolati prima dell´ottobre 1994 (o comunque che non rispettano le normative Euro 0 e Euro 1), mentre dopo sette giorni di superamento continuo lo stop riguarderà anche i motori a benzina non catalizzati (motocicli compresi). In realtà, come tutti i presenti ieri hanno tenuto a sottolineare, si è trattato di un incontro interlocutorio. La Provincia ha presentato ai Comuni la propria proposta, ma una decisione ufficiale deve ancora essere presa. Realisticamente arriverà attorno a Natale visto che i passaggi intermedi sono ancora parecchi: il conchiuso di giunta di venerdì prossimo che ratificherà la proposta, un nuovo vertice con le amministrazioni locali, il parere delle categorie economiche, e infine la delibera vera e propria della giunta. Poi, al verificarsi delle condizioni di inquinamento previste, ogni Comune potrà far scattare l´ordinanza per la limitazione alla circolazione. Trento, che da tempo chiede la velocizzazione dell´iter, dovrà dunque aspettare ancora per avere il via al blocco in caso di superamento dei limiti. I punti che ancora rimangono in sospeso riguardano le tipologie di strade su cui far applicare il divieto. Scontato il fatto che su autostrada e strade statali si potrà circolare liberamente, la vertenza è aperta per quanto riguarda le strade provinciali. I piccoli Comuni chiederebbero la possibilità di far circolare comunque le automobili «fuori norma» anche sui tratti di attraversamento. Di certo sarà concesso ad ogni comune la possibilità di introdurre qualche deroga, sia per quanto riguarda l´apertura a particolari strade, che per i permessi a categorie particolari. Cosa succederà se da qui all´approvazione della delibera le emissioni di Pm 10 dovessero superare per diversi giorni la soglia? Su questo nessuno si pronuncia. Qualcuno si limita a fare gli scongiuri: «Speriamo non accada».