Una giornata nei fiumi per l'ambiente e la pace
da L'Unità del 17.07.2005
18 July, 2005
di Paolo Hutter
E’una festa, un gioco, una manifestazione che a seconda dei casi assume il significato della proposta, della protesta o della celebrazione dell’avvenuto recupero. Oggi è il giorno del primo “grande tuffo” europeo, il Big Jump promosso dall’European River Network animato dal francese Roberto Epple. C’è già stato un significativo prologo pacifista,qualche giorno fa nel Giordano: nuotatori palestinesi, israeliani e del network europeo a bagnarsi per il fiume e per la convivenza.
La giornata per i fiumi vivi e sostenibili vuole affermare il diritto di tutti i cittadini europei ad avere accesso ad acque pulite. Dove il concetto non è soltanto quello dell’acqua potabile, o della sufficienza delle risorse, ma anche quello concreto e antico della balneabilità. Sono previste centinaia di iniziative in 30 fiumi europei, con una mappa un po’ casuale che dipende dalle presenze organizzate ecologiste, a partire da una sorta di asse franco-tedesco. Infatti l’esperienza-pilota su cui si innesta la manifestazione è quella del grande fiume tedesco Elba, che per anni è stato per lunghi tratti il confine tra Ovest ed Est e che ancora nel 1989 era largamente inquinato. Gli sforzi di depurazione e di controllo del governo tedesco, tallonato dagli ecologisti, fanno oggi dell’Elba un fiume balenabile dalla sorgente alla foce, e nelle grandi città di Dresda e di Amburgo ci si bagna da anni. Dall’Elbebadetag (giorno del bagno nell’Elba) in cui ci si tuffa contemporaneamente nel fiume, è nata l’odierna giornata. (vedi www.rivernet.org/bigjump). Assente dalla giornata – non per terrorismo, ma per assenza di contatti organizzati con l’ERN – la Gran Bretagna è anch’esso un paese che ha molto disinquinato i fiumi negli ultimi anni, fino a rendere balenabile la foce del Tamigi. Nonostante le spiagge recentemente aperte, è ben lontana dalla balneabilità la Senna a Parigi, dove però confluisce la balenabile Margne. Tra le capitali, Vienna è forse quella che ha più sviluppato anche in senso sociale la questione e il Danubio alla Donauinsel è piscina naturale e luogo di vacanza estiva per decine di migliaia di immigrati turchi e slavi che non si possono certo permettere di andare al mare dall’Austria. E in Italia? Poco più di cinquant’anni fa Pier Paolo Pasolini faceva il bagno nel Tevere a Roma, mentre Cesare Pavese lo faceva a Torino. Dopo la grande industrializzazione non si è neanche recuperata l’abitudine ad analizzare le acque dei fiumi sotto il profilo della balneabilità. Lo si fa solo sul criterio più generale della qualità delle acque (inquinamento chimico,biodiversità). Le necessità di rispettare le direttive europee ha comunque migliorato la situazione. L’inaugurazione della spiaggia a Roma ha suggerito a Legambiente Lazio di rilanciare l’obiettivo della balneabilità. A Torino oggi faremo un piccolo Big Jump nel Po alle 14, per non lasciare sguarnita l’Italia in questa giornata. Preparandolo e annunciandolo ci si rende conto di quanta diffidenza si cresciuta verso il povero Po.La maggior parte della gente sembra convinta che sia pressoché una fogna micidiale. In realtà a Carignano, poco a monte di Torino, ci si può bagnare senza il minimo rischio, e anche nel tratto cittadino le ultime analisi dicono che non è impossibile, nei prossimi anni, abbassare la concentrazione di coliformi fecali sotto i livelli di legge, che comunque sono molto prudenziali.