Grandi città, corsi off limits bagni solo nel bacino del Po
da La Repubblica del 16.07.2005
18 July, 2005
TORINO - L´ultimo a provarci è stato un produttore cinematografico romano, che per il suo tuffo nel Tevere, erano gli anni ‘80, pagò il suo peccato di spavalderia morendo di leptospirosi. Negli anni a seguire nessuno ha più osato sfidare le acque del fiume della capitale. Ma il salto indietro nel tempo al periodo felice del tuffo nel fiume non è così lungo, negli anni ‘60 le due società di nuoto Lazio e Roma si sfidavano in una attesa sfida all´ultima bracciata. Di recente a Roma è stata inaugurata una spiaggia urbana, ma di bagni al momento proprio non se ne parla. In Piemonte, qualche spavaldo in cerca di refrigerio estivo si concede un tuffo nel fiume Orco, nella zona di Chivasso, cittadina della cintura torinese. Qualcun altro si avventura nelle acque del Po, nell´area di Carignano. In città però l´unico rito, condiviso anche a Roma, è il tuffo di Capodanno. Ma in quel caso la sfida non è tanto diretta ai ratti quanto al freddo dell´inverno.
Firenze ha il suo divieto di balneazione e a rischiare sono soltanto pochi turisti. L´unica possibilità è una spiaggetta piuttosto frequentata, dove però l´acqua arriva da un tubo dell´acquedotto. Se i grandi fiumi, soprattutto quando attraversano i centri cittadini, sono considerati ancora lontani da ogni tentazione, i tuffi sono concessi nel Sesia e nel Trebbia, in Lombardia. Anche il Tagliamento è balneabile in molti tratti, con l´eccezione degli ultimi chilometri vicino alla foce. In Italia una mappa della balneabilità dei fiumi non è facile da costruire. I monitoraggi riguardano piuttosto la qualità delle acque e ci sono regioni come le Marche che ogni anno si premurano di diffondere i dati. L´ultima indagine «Fiumi informa» di Legambiente risale al 2001 e i risultati, racconta il coordinatore scientifico dell´associazione Stefano Ciafani, indicano un aumento della classe di inquinamento man mano che ci si allontana dalla fonte, si attraversano le città e si raggiunge la foce.
(s.str.)