\"Lo smog? Tram e bus gratis\"
L´assessore regionale replica al collega della Provincia e ribadisce: le targhe alterne risolvono davvero poco - da Repubblica del 03.09.2005
05 September, 2005
<b>De Ruggiero: via anche Suv e auto immatricolate prima del 1993
"I Comuni regalino abbonamenti per favorire l´uso dei mezzi pubblici"
"E poi a Torino stanno arrivando il metrò e i nuovi pullman ecologici"
Sara Strippoli</b>
Assessore De Ruggiero, il suo collega provinciale alla qualità dell´aria Dorino Piras ieri ha lanciato una provocazione: se la Regione vuole fare il piano d´azione antismog cambi la legge e si assuma la responsabilità di decidere. Lei che fa, segue la Lombardia e propone una nuova normativa?
«No, non credo che la questione vada posta in questi termini. Non vogliamo cambiare la legge e sostituirci alla Provincia. Il botta e risposta con Piras, con il quale peraltro c´è ampia collaborazione, è partito da un dibattito nato a metà agosto sulle pagine di Repubblica. In quell´occasione ho detto che la Regione può svolgere un´azione di coordinamento che ritengo abbia maggiore incidenza sul risultato finale e ho espresso i miei dubbi sulle targhe alterne. Lo confermo: non le condanno ma le considero davvero l´ultima spiaggia».
Piras però non l´ha ascoltata. Ha preparato il suo piano d´azione quinquennale con tanto di date e interventi radicali anti-smog in caso di superamento della soglia di allarme. Lei come replica?
«Che gli effetti benefici delle targhe alterne sono così limitati - una riduzione media del traffico giornaliero di non più del 6 per cento - che basterebbe qualche intervento strutturale per ottenere risultati simili».
Ci dice quali? Quando fra un mese si tornerà a fornire dati allarmanti, qualcuno dovrà spiegare ai cittadini in che modo si intende intervenire a breve termine.
«Gliene dico tre. Primo, ordinanza delle provincie con le quali si chiede il ritiro delle auto non catalizzate antecedenti al 1993. Naturalmente ci dovranno essere degli incentivi per l´acquisto di auto a gpl e noi l´abbiamo fatto, 2 milioni e mezzo di euro. Secondo, chiedo ai Comuni di fare il massimo sforzo per ridurre le tariffe degli autobus. Direi quasi: regaliamo gli abbonamenti per agevolare chi utilizza il mezzo pubblico quotidianamente. Terzo, chiederei ancora alle amministrazioni comunali di bandire i Suv almeno dal centro, molti di quei fuoristrada inquinano di più oltre ad occupare inutilmente spazi enormi per la sosta. Al Comune di Torino ci avevano pensato poi non si più fatto nulla. Tutti interventi che possono essere realizzati in tempi brevi».
Nel piano provinciale di Piras è già indicato il ritiro dei veicoli non catalizzati e sulle tariffe degli abbonamenti ai mezzi pubblici comuni e aziende come Gtt potrebbero obiettare che i soldi per abbassare i prezzi non ci sono.
«Qualche Comune è riuscito a fare degli sforzi in quel senso e ha ridotto le tariffe. Esistono poi priorità di bilancio. Se la qualità dell´aria e la salute pubblico lo sono, il gioco vale ben la candela».
Gli incentivi per la sostituzione di auto a motore voi gli avete dati. Altrettanto vero però che siamo arrivati quasi agli sgoccioli. Ci sono altri fondi?
«Valuteremo, ma il fatto che le richieste siano state tante ci fa dire che siamo nella direzione giusta».
Se posso interpretare, dico che la sua ricetta è di non lanciare allarmismi. L´interpretazione è corretta?
«Non dimentichiamo che a Torino ci sarà presto la metropolitana, un bel respiro senza dubbio. Poi abbiamo un parco mezzi pubblici fra i più ecologici d´Italia e questo è un altro dato certo. Dopo le Olimpiadi resteranno alla città 150 pulmini Ducato di otto posti per i trasporti collettivi. Se riusciamo a coordinare gli interventi e ragionare a largo raggio con le regioni confinanti, e nei prossimi giorni incontro il mio collega della Regione Lombardia, possiamo puntare a buoni risultati senza costringere i cittadini a sacrifici che con i ritmi di vita e di lavoro attuale diventano sempre più duri. Nei centri urbani, con orari sempre più diversificati, organizzare trasporti collettivi non è impresa facile».