Seattle: una luce nella nebbia
da the Nation (di Alec Appelbaum)
01 September, 2003
Seattle la pensa diversamente dal presidente Bush sul tema del cambiamento climatico. Sin dal 2001, quando l'allora sindaco Paul Schell dichiarò che ogni città potrebbe diminuire la minaccia che i gas serra costituiscono per la popolazione e i bilanci degli enti stessi. Il sindaco ha ultimamente promesso che per il 2003 la compagnia elettrica di Seattle non avrebbe aggiunto emissioni di questi gas nell'atmosfera. "Non possiamo permetterci di aspettare che lo faccia il governo federale ", ha dichiarato. Proprio negli stessi giorni in cui Bush parlava di una possibile e necessaria invasione di uno dei principali esportatori di petrolio al mondo. L'evidenza conferma continuamente che i gas serra, dei quali petrolio e combustibili fossili sono i principali responsabili, sono terribilmente dannosi. Ora che gli Stati Uniti hanno allargato il loro diritto di pompare e consumare petrolio, un'analisi del cammino intrapreso da Seattle e di come altre città possano seguirla è davvero attuale. Parte della promessa di Schell si è già verificata sulla carta, grazie alla revisione della contabilità e alle caratteristiche intrinseche locali, ma molto è avvenuto attraverso l'adozione di politiche di efficienza energetica. La compagnia elettrica della città, Seattle City Light, paga circa 70 operai per eliminare sprechi di energia da ogni casa, fabbrica ed ufficio in città. Dirottando sconti e incentivi verso investimenti per apparecchiature nuove ed efficienti (dai processi industriali alle lavatrici), Seattle ha dimostrato come una città possa ridurre in modo significativo il consumo del combustibile fossile senza intaccare le entrate. Seattle è un banco di prova ideale per l'elettricità "pulita". Con l'82% dell'approvigionamento energetico ottenuta con l'idroelettrico, può anche vantare una popolazione particolarmente sensibile. Marya Castillano, direttrice dei servizi dell'amministrazione di energia della utility, sostiene che l'idea che ha condotto alla promessa di Schell sia cominciata col movimento antinucleare degli anni 70. Gli operai della City Light si ingegnarono per escogitare alternative all'acquisto di energia nucleare da parte della loro azienda. E a poco a poco, con un isolante del portello qui (per comprimere i costi del riscaldamento) e una finestra sigillata là (per ridurre aria condizionata di estate), gli abitanti di Seattle sono diventati dei professionisti del risparmio. Nella metà del 1990, questa corrente politica ha condotto la città a richiedere le concessioni federali per intraprendere i progetti approfonditi con i soci corporativi che desideravano mostrare la loro responsabilità ecologica. Tra i progetti finanziati vi furono il "Pike Place Market" un polo d'attrazione turistico in cui i responsabili hanno cambiato 1.500 punti luce in cinque mesi con lampade più efficienti e l'industria conciaria Macpherson in cui tutto l'impianto è stato dotato di lampadine a risparmio energetico. Il piano di finanziamenti, chiamato Climate Wise, ha avuto un grande successo, andando a instaurare un circolo vizioso: più la città migliora le sue prestazioni, più le industrie sono interessate alla tematica del clima. Non è stato forse un cambio di paradigmi, ma sicuramente ha avuto un impatto significativo sulla popolazione. L'esempio più vivido della crescita del livello è stato l'annuncio di Schell che Seattle raggiungerà o addirittura supererà la quota di riduzione delle emissioni di gas serra descritto nel protocollo di Kyoto, e che la City Light avrebbe smesso di emettere gas serra nell'atmosfera. Le squadre della City Light hanno continuato a ricercare, selezionare o vendere piccole innovazioni che andavano nella direzione della riduzione degli sprechi. Un esempio è il VendingMiser, un apparecchio che "consuma il 35 per cento in meno dell'energia di un distributore automatico tradizionale e mantiene lo stesso freddo" dice Jean Shaffer - responsabile dei servizi commerciali ed industriali di risparmio. Le squadre hanno adottato il VendingMiser dopo averlo testato nell'ufficio; ha funzionato così bene che la Bonneville Power Administration, un ente federale che fornisce l'elettricità all'ingrosso nel nord-ovest pacifico, l'ha adottato. E sono proprio questi risultati che permettono a Seattle di difendere la promessa audace del suo sindaco.