LETTI PER VOI - Speriamo che si faccia davvero il blocco del 22 settembre
da L'Unità del 09.09.2005
09 September, 2005
Se ci sarà almeno un discreto numero di sindaci coraggiosi, il prossimo 22 settembre potrebbe e dovrebbe essere il primo blocco simultaneo del traffico contro lo smog in un giorno feriale nelle città italiane.se nel concreto delle loro realtà i sindaci metteranno in pratica quanto deliberato a fine luglio dal consiglio nazionale dell’Anci, in un momento di (anche comprensibile) distrazione di opinione pubblica e mass media. Il 22 settembre è da qualche anno a questo parte – e in particolare da una felice iniziativa del governo francese quando ministro dell’ambiente era una Verde – la “giornata internazionale senz’auto”, momento chiave di una Mobility Week sostenuta dalla Unione Europea e volta a promuovere tutte le modalità di spostamento in città che superino l’uso dell’auto o della moto privata. L’appuntamento stava cominciando un po’ a languire. Nello scorso inverno in Italia la stagionale scoperta dell’aria sporca, è stata più vivace e drammatica del solito perché è entrata pienamente in vigore la direttiva europea sulle micropolveri ed è risultato più evidente quanto già si sapeva e cioè che le città italiane sono mediamente le peggio messe in Europa per quanto riguarda lo smog. A un certo punto, tra dibattiti su targhe alterne e rimpalli di responsabilità tra governo e comuni, è venuta fuori, in particolare dal sindaco di Torino Sergio Chiamparino, la proposta di un blocco simultaneo feriale del traffico inteso come clamorosa forma di protesta contro il governo che negli ultimi anni ha ridotto i fondi per i trasporti pubblici urbani, sia per le nuove infrastrutture che per l’esercizio. Più volte ripresa, più volte rinviata, la proposta del blocco simultaneo è poi stata avanzata in collegamento con la data della giornata internazionale del 22 settembre dalla commissione ambiente dell’Anci, presieduta dall’assessore di Roma Dario Esposito. Dopo un po’ di esitazioni – e in assenza della principale città del Polo, ovvero Milano – l’Anci l’ha ufficialmente deliberata. Chiamparino e Veltroni non erano presenti e non hanno commentato. Il rischio è che nella pratica, di fronte alle pressioni sempre fortissime dei commercianti e della quotidianità in genere, non si tenga duro e si perda l’occasione di dare un segnale evidente all’attenzione di tutti. Già da Venezia Mestre arriva notizia che Massimo Cacciari starebbe facendo marcia indietro e anticipando l’iniziativa alla domenica 18, con ciò rendendola del tutto inoffensiva. Ma proprio ieri il presidente dell’Anci, il sindaco di Firenze ha rilanciato. “ La prossima giornata europea senz'auto non sarà solo un modo per sensibilizzare i cittadini sulle tematiche ambientali: sarà anche e soprattutto l'occasione per far sentire forte la nostra voce, e chiedere al governo quelle risposte all'emergenza inquinamento che non sono mai arrivate. Le città e i sindaci non possono ritrovarsi ancora una volta da soli ad affrontare questa grande emergenza nazionale" ha detto ancora Domenici, ricordando che da mesi l'Anci ha avanzato le sue proposte al governo "senza avere risposte chiare". Eppure secondo Domenici, oggi la strada per reperire le risorse necessarie a finanziare le misure anti-smog potrebbe essere più agevole: "A fronte dei maggiori e notevoli introiti incassati dallo Stato con l'aumento della benzina, si potrebbe utilizzare per l'emergenza inquinamento una quota parte delle tasse, e in particolare delle accise. Oppure potrebbe essere maggiorato il costo del carburante: ma non con aumenti alla pompa, bensì a carico delle compagnie petrolifere". Per la giornata del 22, Domenici ha precisato che il blocco delle auto e le altre iniziative previste saranno “definite nei prossimi giorni, con modalità da concordare fra tutti i sindaci e gli amministratori.” Si concorderà al passo dei più coraggiosi o a quello di chi è disposto a far sparire l’iniziativa per non rischiare impopolarità?
Paolo Hutter