Scheda: M5, la nuova metropolitana di Milano
La scheda tecnica della nuova linea della metropolitana di Milano. La prima tratta subito operativa collega Bignami e Zara attraverso 7 stazioni e permette di raggiungere più facilmente alcuni poli importanti di Milano, come l’Università Bicocca, l’ospedale Niguarda e il C.T.O., anche grazie all’interscambio con la linea M3 (fermata Zara)
11 February, 2013
Caratterizzata dal colore lilla, è la prima in città completamente automatizzata, senza conducente (driverless) e “leggera”, ossia con treni e banchine più piccoli: 50 metri anziché i 110 delle tre linee esistenti.
La prima tratta subito operativa, che collega Bignami e Zara attraverso 7 stazioni (Bignami, Ponale, Bicocca, Ca’ Granda, Istria, Marche, Zara), per un totale di 4,1 km, permette di raggiungere più facilmente alcuni poli importanti di Milano, come l’Università Bicocca, l’ospedale Niguarda e il C.T.O., anche grazie all’interscambio con la linea M3 (fermata Zara).
Le opere di questa prima tratta sono iniziate nel 2007 e il valore complessivo dei lavori è di circa 550 milioni di Euro, compresi i treni in servizio e la realizzazione delle fermate Isola e Garibaldi che verranno aperte entro la fine del 2013. Durante i lavori sono state impiegate 365 imprese per un totale di 955.203 giornate uomo, equivalenti ad una impegno medio di circa 850 persone. L’intera linea verrà completata entro l’ottobre del 2015.
La rete metropolitana milanese passa così da 94 a 101 stazioni e da 87,9 a 92 chilometri, confermando e consolidando il primato della nostra città. Già oggi Milano è la prima in Italia per estensione, superando la somma delle altre 5 reti oggi in esercizio (Roma, Napoli, Torino, Genova e Catania) e doppiando quella di Roma (al secondo posto).
Anche a livello internazionale la rete metropolitana di Milano conferma la sua eccellenza: per estensione è, infatti, tra le prime 10 delle oltre 40 reti europee in esercizio e 4/5 di quelle mondiali la seguono (per esempio: Vienna, Lisbona, Oslo, Boston, Dubai, Toronto, Los Angeles, San Paolo, Tianjin e Nagoya). Inoltre, con l’apertura prevista entro quest’anno delle due nuove fermate Isola e Garibaldi, raggiungerà i 94 chilometri per arrivare, a linea completata, ad entrare a far parte delle 25 reti al mondo con estensione superiore ai 100 chilometri.
In questa prima fase, l’esercizio della nuova linea segue le specifiche della concedente e le modalità di gestione e manutenzione del costruttore, che prevedono l’apertura dalle ore 6 alle ore 22 (dopo questo orario è attivo il tram 31) per consentire la conclusione dei lavori di prolungamento, con una frequenza di 6 minuti, che scenderanno a 3 con l’apertura delle stazioni Isola e Garibaldi (interscambio M2).
Il tempo di percorrenza tra Bignami e Zara è di 8 minuti (oggi con il tram in corsia riservata si impiegano circa 20 minuti). Ogni treno può trasportare fino a 536 persone, con 72 posti a sedere e due spazi per agganciare in sicurezza sedie a rotelle, per una capacità di trasporto totale di 5.000 passeggeri ogni ora in ciascuna direzione.
Per l’avvio di questa prima fase ATM impiegherà circa 50 nuovi addetti (agenti itineranti, addetti all’esercizio e alla manutenzione), che hanno seguito un intenso percorso di formazione, a partire già dal 2012. Tutto il personale ha frequentato corsi specifici (70 giornate di formazione, per un totale di 15.000 ore), per acquisire le capacità necessarie alla gestione di una metropolitana driverless.
Il personale si è affiancato nella fase di formazione agli addetti della metropolitana automatica di Copenaghen, che Atm gestisce con successo dal 2008 e che ha ricevuto negli anni importanti riconoscimenti a livello mondiale, come il “World’s best Metro 2008” e il “World’s best driverless Metro” nel 2009 e nel 2010. Gli agenti di linea itineranti, nuova figura professionale di ATM, saranno a diretto contatto con i passeggeri per fornire informazioni e intervenire tempestivamente in caso di necessità.
Una metropolitana sicura e ad alto contenuto tecnologico
Il sistema driverless UTO (Unattended Train Operation), oltre a consentire il funzionamento della linea M5 in modo completamente automatico, permette il controllo assolutamente sicuro di tutti gli elementi del sistema (scambi, segnalamento, distribuzione elettrica, etc.).
Progettato e realizzato in conformità alle più recenti normative europee, garantisce ai passeggeri i più elevati standard di sicurezza, consente di ottimizzare le frequenze in base alla domanda e di ridurre costi e impatti.
La prima linea ad automatismo integrale in Europa è stata inaugurata a Lille per la tratta 4 Cantons-Republique. Da qui, le linee automatiche si sono poi diffuse nel resto della Francia, a Lione, Rennes, Tolosa e Parigi, in Europa a Copenaghen, Losanna, Siviglia e Barcellona, e nel resto del mondo, soprattutto nei Paesi emergenti del Sud Est asiatico.
In Italia, la prima è stata quella di Torino, inaugurata nel 2006. Rispetto a quest’ultima, che utilizza un sistema Val su gomma e vagoni di 208 centimetri di larghezza, la linea M5 utilizza un sistema Ansaldo su ferro e vagoni larghi 265 centimetri, per adattarsi alla maggiore domanda prevista. Un sistema analogo sarà quello utilizzato dalla linea metropolitana di Brescia, che verrà inaugurata quest’anno.
Tutte le banchine sono separate dai binari e dai treni da porte di sicurezza, che si aprono esclusivamente quando il treno è fermo in stazione e che dialogano costantemente con i treni: in caso di guasto a una delle porte di banchina il sistema impedisce l’apertura della corrispondente porta del treno e viceversa. Inoltre, qualsiasi apertura imprevista di una porta di banchina inibisce il movimento dei treni lungo il binario.
A bordo di tutti i vagoni e in ogni stazione sono presenti telecamere e citofoni per comunicare direttamente con il personale, che sorveglia costantemente tutte le aree della M5 dalla sala di controllo, dove avvengono le attività di gestione del servizio: da qui viene supervisionata la marcia dei treni, vengono gestite tutte le informazioni e il flusso dei passeggeri e coordinati gli agenti itineranti e tutto il personale.
Le prossime tappe di M5
La società concessionaria Metro5 S.p.A. ha affidato la progettazione e la costruzione della linea M5 all’ATI (Associazione Temporanea di Imprese), composta dalla mandataria Astaldi S.p.a. e dalle mandanti Ansaldo ASTS S.p.A., Ansaldo Breda S.p.A., Alstom Ferroviaria S.p.A. e ATM S.p.A. e ha affidato la gestione dell’esercizio ad Atm; Metropolitana Milanese (MM) ha curato lo studio di fattibilità e il progetto preliminare.
Entro quest’anno verranno aperte anche le fermate di Isola e Garibaldi, dove sarà possibile lo scambio con la linea M2, e si raggiungeranno così i 6,1 chilometri e le 9 stazioni attive. Nel 2015, infine, sarà aperta anche l’ultima tratta da Stazione Garibaldi allo Stadio San Siro.
Grazie ai 12,8 chilometri e alle 19 stazioni dell’intera linea lilla sarà possibile trasportare tra i 15 e i 18mila mila passeggeri per ora per direzione (pphpd), con una domanda media di 6.500-7.500 pphpd, e offrire frequenze di punta di 90 secondi, elevabili in linea fino a 75. E saranno rivoluzionati, così, anche i tempi di percorrenza in città: per arrivare da Bicocca a Garibaldi, infatti, basteranno 9 minuti, 11 da Piazzale Lotto (futura stazione di interscambio con la linea M1); inoltre, per percorrere l’intera tratta, da Bignami a San Siro, ci vorranno solamente 26 minuti, passando per tante importanti zone di Milano, come il quartiere Isola, corso Sempione, CityLife...
A pieno regime, dunque, si stima che la M5 porterà a una riduzione di 5 milioni di spostamenti automobilistici privati all’anno e, di conseguenza, una diminuzione importante di inquinanti. Si prevede, inoltre, un risparmio pari a 8.470 tonnellate equivalenti di petrolio all’anno e 260 incidenti stradali in meno all’anno in città.