Combustibile da rifiuti nei cementifici: intervista all'ex assessore Nicola De Ruggiero
Nel corso del suo mandato, alla guida dell'assessorato regionale all'Ambiente del Piemonte (2005-2010), venne avviata la sperimentazione presso il cementificio Buzzi di Robilante, in provincia di Cuneo. Secondo Nicola De Ruggiero "parlare oggi di impiantistica" senza parlare di riduzione dei rifiuti "mette le due cose in contrapposizione"
11 February, 2013
"L'avvio della sperimentazione presso il cementificio Buzzi - ha ricordato ad Eco dalle Città, l'ex assessore all'Ambiente della Regione Piemonte, Nicola De Ruggiero - avvenne nella delicata co-abitazione tra l'impianto e la popolazione residente. Per questo motivo la nostra attenzione si concentrò in modo particolare sui controlli riguardanti le emissioni, che furono aumentati: vennero inserite prescrizioni specifiche in sede di autorizzazione integrata ambientale e fu avviato il monitoraggio istantaneo della situazione da parte dell'Arpa Piemonte. La sperimentazione non ha creato problemi e fu avviata in dialogo costante con le associazioni ambientaliste, in particolare Legambiente".
In quel contesto era una cosa, in ambito nazionale però la situazione è diversa. Sembra essere un po' questo il pensiero dell'ex assessore regionale rispetto al recente provvedimento sull'utilizzo dei CSS nei cementifici. "Non ho alcun dubbio che attualmente la strada maestra è quella della riduzione dei rifiuti e della raccolta differenziata di qualità. In particolare il primo elemento ha una grandissima potenzialità". In questo contesto, secondo Nicola De Ruggiero, "parlare oggi di impiantistica" senza parlare di prevenzione "mette le due cose in contrapposizione".
Chi difende il provvedimento, afferma però che nel rispetto della gerarchia europea, laddove ci sia la necessita di smaltire questo tipo di rifiuto è meglio farlo in impianti già esistenti piuttosto che costruire di nuovi inceneritori. Nicola De Ruggiero si rivolge al Ministero dell'Ambiente: "Bisognerebbe chiedere se nel frattempo sia stato fatto un buon provvedimento sulla limitazione degli imballaggi. Qualche misura fiscale sulla produzione è stata presa? Non accelerassero altre procedure".
"In questo contesto - ha concluso l'ex assessore - dico no a provvedimenti riguardanti l'incenerimento perché stai dimostrando che non ti stai preoccupando della riduzione dei rifiuti. Prima quindi provvedimenti riguardanti la prevenzione e multe a chi non raggiunge gli obiettivi di raccolta differenziata. E poi parliamo del resto".
1 commenti
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28.02.2014 14:02
Saglia dice che la responsabilite0 di <a href="http://psqdnewqzml.com">qusete</a> sanzioni e8 del governo precedente.... e ci puf2 pure stare, ma prima del governo precedente, chi ha governato e per quanto tempo? Ed ancora, cosa si sta facendo OGGI per evitare che fra 4-5 anni ci ritroviamo altre sanzioni si sta percaso iniziando una politica energetica SERIA con sostegno massiccio delle fonti energetiche rinnovabili ed alternative ???? Ma nooooo con molta lungimiranza "talpoide", al min. dello sviluppo economico, SI CONTINUANO A RILASCIARE PERMESSI SU PERMESSI per bucherellare su terra ed in mare indiscriminatamente PER ESTRARRE ALTRO PETROLIO DI PESSIMKA QUALITA' PER PRODURRE PENSATE UN PO' ALTRA CO2...... TANTA ALTRA CO2, ma anche.... NOx, COV, H2S, PM10 ECC.ECC. BASTA A SCARICARE BARILI LE RESPONSABILITA' SONO DI TUTTI I POLITICANTI MIOPI E CE NE SONO TANTI SIA A SINISTRA SIA A DESTRA, MA CHI NE PAGA LE PESANTISSIME CONSEGUENZE ( ECONOMICHE E DI SALUTE ) SONO I SOLITI CITTADINI..... ORMAI STUFI PERO'. SI INIZINO A FARE SCELTE SERIE PER L'ENERGIA DEL FUTURO, SI ABBANDONINO GRADUALMENTE ( AD ES. NON RILASCIANDO NUOVE AUTORIZZAZIONI ) LE FONTI ENERGETICHE FOSSILI E SI ABBANDONI ANCHE I PROGETTI SUL NUCLEARE CHE NO0N FAREBBE ALTRO CHE RIDURRE LA DIPENDENZA DAL PETROLIO MA CREARNE UNA ANCORA PEGGIORE DALL'URANIO PRESENTE IN NATURA IN QUANTITe0 LIMITATA RISPETTO ALLE ESIGENZE OLTRE AL GRAVISSIMO PROBLEMA A TUTT'OGGI IRRISOLTO DELLE SCORIE !! C'E' MOLTO DA LAVORARE PER I POLITICI E SOTTOSEGRETARI, PIUTTOSTO CHE DISCOLPARSI, SIAMO TUTTI NELLA STESSA BARCA. L'ABBIAMO DETTO TANTISSIME VOLTE CHE LE ROYALTIES SONO AD APPANNAGGIO DI POCHI ( FEBBO, NON LO VUOLE ANCORA CAPIRE); MENTRE LE SANZIONI PER IL NON RISPETTO DEL TRATTATO DI KYOTO, SONO UNA ULTERIORE TASSA PER TUTTI, PERFINO PER I NEONATI, PRESENTI FRA QUEI 55.000.000 SALUTE A TUTTI !