Efficienza energetica: l'Europa vota sul futuro dei computer
Si discute a Bruxelles la direttiva Ecodesign nata per introdurre standard di consumo ambiziosi che portino i produttori a migliorare progressivamente la qualità dei prodotti a parità di comodità d'uso e di costo per il cittadino. Legambiente: “Standard energetici più stringenti per risultati più significativi in termini di emissioni, risparmio ed efficienza”
27 February, 2013
L'efficienza energetica dei nostri futuri computer e server verrà discussa e votata giovedì 28 febbraio a Bruxelles. La direttiva Ecodesign, a cui fa riferimento il voto, è nata per introdurre standard di consumo ambiziosi che portino i produttori a migliorare progressivamente la qualità dei prodotti a parità di comodità d'uso e di costo per il cittadino.
Si tratta di un tema di grande rilevanza per il consumo elettrico nel nostro paese e in Europa: secondo uno studio preparatorio commissionato dall'UE ci sono in ballo almeno 15 Twh annui di energia elettrica al 2020: i nuovi standard, quindi possono fare risparmiare ogni anno, al 2020, l'equivalente del consumo elettrico di nove milioni di persone e circa 6 milioni di tonnellate di CO2.
Legambiente chiede che l'Italia appoggi standard più stringenti di quelli proposti dalla Commissione Europea, per ottenere risparmi seri e consistenti. Secondo l'associazione la proposta attuale, infatti, propone standard di consumo che la maggior parte dei computer di casa o da ufficio in commercio hanno già applicato dal 2011.
Legambiente insieme a Coalizione Coolproducts propone quindi di puntare almeno al 20% in meno di consumo energetico (50% per le schede grafiche) quando il computer è in pausa (Idle) o in stand-by, e di introdurre misure di attenzione verso il riciclaggio dei pc, l'impiego di materie riciclate nella produzione e la diminuzione di sostanze tossiche al loro interno. “Tutte istanze per ora assenti nella bozza della Commissione europea” secondo le associazioni. “In Italia ed in Europa ormai si producono pochissimi computer. Il nostro interesse strategico quindi – fanno sapere le due sigle - è quello di tutelare il consumatore e le imprese abbassando i consumi senza influire sulle prestazioni, contribuendo ad abbassare l'inquinamento ma anche le bollette a fine mese”.
“Guardando agli attuali standard tecnologici sul mercato, l'Europa potrebbe e dovrebbe dare una forte sterzata verso l'efficienza energetica, se vuole essere all'avanguardia nel contrasto ai cambiamenti climatici e nella definizione di eco-misure di sostenibilità a livello mondiale – ha commentato il direttore generale di Legambiente Rossella Muroni - anche perché parliamo dei consumi durante le fasi di stand-by o di pausa, non quelli col computer in uso, proprio per non porre limiti alla qualità delle performance del prodotto. Parliamo quindi, di puro spreco”.
“C'è da notare – ha concluso Rossella Muroni - che per i computer non esiste neanche l'etichetta energetica per aiutare il consumatore ad indirizzarsi verso i dispositivi più risparmiosi, quindi è questa la sola strada per spingere verso la qualità e la virtuosità la produzione di computer, non potendo usare la leva del mercato”.