Trattamento rifiuti nei TMB del Lazio: il Consiglio di Stato dà l'ok
Il ministro dell'Ambiente Clini porta a casa un'importante vittoria: il CDS infatti ha confermato il decreto dello scorso 28 febbraio che prevede il trattamento negli impianti di Viterbo, Albano, Castelforte e Colfelice di una parte dei rifiuti capitolini. Le amministrazioni locali però non ci stanno e annunciano battaglia
11 March, 2013
"Il Consiglio di Stato ha confermato i decreti adottati lo scorso 28 febbraio che consentono il trattamento dei rifiuti in impianti localizzati in altri Comuni della Regione". Lo ha dichiarato in unìapposita l'avvocato Andrea Magnanelli, capo dell'Avvocatura di Roma Capitale. La decisione del Consiglio di Stato è motivata dalla necessita' di evitare gravi situazioni di emergenza per la città di Roma. La sesta sezione del Consiglio di Stato, dopo la camera di consiglio di venerdì, ha ribadito, con una nuova sospensiva, quanto già stabilito nel provvedimento monocratico di una settimana fa e cioè lo stop alla sospensiva concessa dalla sezione II bis del Tar Lazio al decreto ministeriale del gennaio scorso in seguito ai ricorsi del Comune di Albano, della Provincia di Frosinone, della Saf e del Comune di Roccasecca. “La decisione del Consiglio di Stato - dice in una nota l'avvocato Andrea Magnanelli, capo dell'Avvocatura di Roma Capitale. - è motivata dalla necessità di evitare gravi situazioni di emergenza per la città di Roma e permette di procedere con il Piano rifiuti elaborato dal Commissario straordinario Goffredo Sottile”.
E nel Lazio si preparano le proteste dei residenti nelle zone individuate martedì dal commissario Sottile, per il trattamento dell'immondizia: si tratta di Albano Laziale (Roma), Viterbo, Colfelice (Frosinone) e Castelforte (Latina), ognuna delle quali ospita un impianto Tmb (trattamento meccanico biologico). “Una decisione che ora si deve accettare e che, con osservanza delle istituzioni, rispettiamo”. Ha dichiarato il presidente facente funzioni della Provincia di Frosinone, Giuseppe Patrizi, commentando la decisione del Consiglio di Stato. “Il Consiglio di Stato - aggiunge Patrizi - ha dato ragione al ministro Clini e ha riattivato gli effetti del suo decreto che invia anche in Cociaria i rifiuti di Roma. La Provincia di Frosinone si è opposta, con i giusti mezzi e doverosamente, a una decisione che per tanti motivi, non condivide. Mi farò promotore, comunque, di un nuovo confronto con i sindaci del nostro territorio”.