Il grattacielo Sanpaolo quasi in vetta
Il "contatore" dei piani visibile dall'esterno segna quota 32, ma il cantiere è già a quota 35 e ne mancano quindi ancora tre prima di poter raggiungere il traguardo a oltre 166 metri di altezza - da La Repubblica del 11.03.2013
12 March, 2013
Diego Longhin
I torinesi che passano tra corso Inghilterra, corso Vittorio e via Cavalli guardano verso l’alto per capire a che punto si è arrivati. «Sarà finito?», si domandano. Il numero più alto leggibile indica «32», ma in realtà sotto la gonnella di sicurezza che lo sovrasta si nascondono altri tre piani che gli operai stanno ultimando. Per arrivare al tetto bisogna arrivare a quota «38». Questione di una manciata di mesi. Insomma, entro l’estate. E per la fine dell’anno sarà completato l’edificio (quasi) più alto di Torino: pochi centimetri in meno, per l’esattezza 25, della Mole Antonelliana. Ciò che per anni è stato cantiere e cemento sta già cambiando volto e i torinesi possono già dilettarsi per provare a capire come sarà la torre, vista solo nei rendering che adornano la palizzata del cantiere. A dicembre sono iniziati i lavori di «chiusura». Prima le pareti e poi le facciate su cui si specchierà la città. Sul lato Nord, quello verso il palazzo della Provincia di corso Inghilterra si può ammirare già un blocco di piani praticamente ultimati.
I lavori di costruzione della nuova sede di Intesa Sanpaolo sono iniziati il 12 dicembre 2008. E rispetto alla tabella di marcia iniziale non sono mancati i ritardi. L’obiettivo era inaugurare la struttura nel 2011. Impossibile da centrare. D’altronde la torre, voluta dall’ex presidente di Intesa- Sanpaolo, uno dei papà della fusione tra Sanpaolo e Banca Intesa, Enrico Salza, è stato uno degli argomenti che ha diviso la città. Si è quasi arrivati al referendum e per contenere le polemiche, per dare il via libera, il compromesso è stato quello di ridurre l’altezza per far stare la torre sotto la stella sulla Mole.
Nel cantiere che si estende lavorano duecento persone, anelli di una catena che non può permettersi falle: 140 sono gli operai, 90 stranieri e 50 italiani. Costo? Intorno ai 300 milioni di euro. E una volta finito l’edificio ci si concentrerà sui giardini, quelli davanti al Palagiustizia, sopra il parcheggio di Gtt, adottati dalla banca. Diventeranno i più belli della città con un investimento di qualche milione di euro.
Le foto del grattacielo Intesa Sanpaolo in costruzione su sito torino.repubblica.it